PresidioEuropa No TAV
Comunicato Stampa
3.11.2016
LA MEGLIO GIOVENTU’
4 novembre 1966 – 4 novembre 2016
da Firenze a Norcia
Fermiamo i terremoti usando i soldi delle Grandi Opere Inutili e Imposte
Sono passati 50 anni da quando migliaia di giovani entusiasti si buttarono il 4 novembre 1966 nel fango per salvare le ricchezze artistiche della città di Firenze.
Oggi sono ancora di più i giovani e i meno giovani (molti sono ancora quelle e quelli che erano ragazze e ragazzi 50 anni fa) che proseguono idealmente quel lavoro per salvare non solo più una città e le sue ricchezze dal fango ma l’Italia intera dalla corruzione, dal malaffare, dallo spreco delle risorse pubbliche, dalla distruzione della natura.
Sono le sentinelle che danno l’allarme e lottano per la difesa del Pianeta.
Sono le cittadine e i cittadini impegnati oramai da decine di anni nella lotta alle Grandi Opere Inutili e Imposte, quelle che molti chiamano le GOII.
Il 26 ottobre 2016, solo otto giorni fa, una delegazione di cittadine e cittadini del Forum contro le GOII è entrata nel Parlamento Europeo per consegnare la Sentenza del Tribunale Permanente dei Popoli “Diritti Fondamentali, Partecipazione, delle Comunità Locali e Grandi Opere”- dal Tav Torino-Lione alla realtà globale. Questa sentenza ha condannato l’Unione europea, l’Italia e la Francia per avere aver violato i diritti fondamentali dei cittadini in numerosi progetti di Grandi Opere Inutili e Imposte (GOII).
Domenica 30 ottobre 2016 il terremoto ha fatto crollare a Norcia la Basilica di San Benedetto, patrono d’Europa, quella stessa Europa alla quale Matteo Renzi si rivolge per ottenere il via libera all’aumento del debito dell’Italia di uno 0,1% in più sul PIL, un importo di 1,6 miliardi, a copertura delle spese per la ricostruzione post terremoto.
Vogliamo dire a Matteo Renzi, che ha incontrato due giorni fa Monsignor Renato Boccardo, Vescovo di Norcia e suo consigliere spirituale, che non ha bisogno di chiedere una speciale intercessione presso il Santo Patrono d’Europa.
Chiediamo a Renzi di lanciare piuttosto l’Operazione San Benedetto – Patrono d’Europa, ossia un coraggioso piano per la messa in sicurezza e la ricostruzione post terremoto delle abitazioni civili e delle opere d’arte usando il denaro previsto per la realizzazione delle Grandi Opere Inutili e Imposte, dalla Torino-Lione al Terzo Valico fino al Ponte di Messina, invece di penalizzare ulteriormente i bilanci dello Stato.
Diciamo a Renzi che un importo molto ingente (ben 2,7 miliardi di €) lo ha già a diposizione solo se decidesse di non finanziare il costo della parte francese del tunnel di 57 km della Torino-Lione come previsto dagli Accordi tra l’Italia e la Francia, l’ultimo dei quali firmato nel 2015 a Parigi.
Su questo argomento: I terremoti sono una questione ambientale