Tabella di divisione dei costi del progetto Torino-Lione con due ipotesi:
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c) – La UE aumenta il suo contributo dal 40 al 50%, la divisione dei costi rimanenti rimane quella dell’Accordo del 2012: l’Italia risparmia €498,5 milioni e la Francia €362,5 milioni,
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d) – La UE aumenta il suo contributo al 50% e la divisione dei costi viene modificata al 50% per Italia e Francia: l’Italia risparmia €838,6 milioni e la Francia €22,4 milioni. In questo caso è necessario un nuovo Accordo da ratificare.
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Il costo totale considerato è quello Certificato di € 8.609,7 milioni.
“Pronto 1 miliardo in più dall’Ue”: non proprio
Danno i numeri – Da mesi si parla di altri soldi da Bruxelles per la Torino-Lione, ma non c’è nulla di deciso
di Virginia Della Sala | 7 Aprile 2019
C’è un dato circolato negli ultimi mesi a sostegno del Tav: l’aumento della quota di cofinanziamento da parte dell’Unione europea. Se ne era scritto sui giornali a settembre, ripreso a metà febbraio, sostenuto ovunque dal governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino.
Francesco Balocco, assessore ai Trasporti della Regione, lo ha annunciato il 27 marzo dopo un incontro a Mantova con Iveta Radicova, coordinatrice europea del Corridoio Mediterraneo di cui la linea Torino-Lione fa parte. “L’Ue finanzierà al 50% la Torino-Lione dal 40% attuale” era il succo del discorso di Balocco, titolo di apertura di molti siti. Una conferma “di quanto anticipato nei mesi scorsi” aveva aggiunto. “Un motivo in più per farla”, aveva commentato Matteo Salvini. Eppure non solo non c’è nessuna grossa novità, ma neanche nessuna certezza dell’aumento del finanziamento. “Per quanto riguarda l’incontro con Iveta Radicova – hanno spiegato al Fatto dagli uffici della Radicova – ha riguardato esclusivamente il Sistema idroviario italiano, nel contesto delle opportunità offerte dal sistema fluviale del fiume Po. L’incontro non è stato dedicato alla questione Lione-Torino”. Semi-smentita a parte, la possibilità di finanziare il progetto della Torino-Lione fino al 50% con fondi comunitari è prevista in quella che è ancora solo una proposta del bilancio Ue 2021-2027 e su cui c’è stato un accordo preliminare di Parlamento Ue e Consiglio il 7 marzo. Nessuna sicurezza, dunque, tanto meno scatti automatici. E se pure ci fossero, non riguardano soltanto il Tav.
La Commissione ha proposto un bilancio totale di 30,6 miliardi di euro per il Cef, il meccanismo per collegare l’Europa, e previsto di aumentare il tasso massimo di cofinanziamento per tutti i progetti transfrontalieri. “Questa non è una proposta specifica per la Lione-Torino, che comunque vi rientrerebbe – spiega il portavoce della commissaria Ue ai Trasporti, Violeta Bulc – e dipende dall’esito dei negoziati sul Quadro finanziario pluriennale tra il Parlamento Ue e il Consiglio”.
Certo, a inizio marzo la proposta è stata sostenuta dai co-legislatori ma “resta il fatto che questo 50% è un tasso massimo che non sarà applicato in tutti i casi e dipenderà dal bilancio disponibile”. Nessun automatismo, nonostante sia “importante che un tale progetto si assicuri tutti i mezzi finanziari disponibili”. Inoltre, la Commissione sottolinea che “la possibilità di avere accesso al tasso massimo di cofinanziamento è anche soggetta “al rispetto degli impegni assunti in precedenti convenzioni di sovvenzione”.
La convenzione a cui si riferisce è il Grant Agreement firmato da Francia e Italia nel 2015 e che prevede un finanziamento europeo di 813 milioni di euro, gli stessi per i quali si è attivato il balletto della pubblicazione dei bandi nelle scorse settimane, poi bloccati e culminato con il solo via libera degli avvisi pubblici, nell’attesa che Francia e Italia rinegozino i termini e che, nelle intenzioni del premier Conte, “ridiscutano integralmente il progetto”. La scadenza è fra sei mesi, quando si capirà se i bandi partiranno oppure no. Al netto del contributo Ue, la Francia con l’accordo di oggi sostiene solo il 25% degli oneri complessivi mentre l’Italia ne copre il 35% (due terzi del tunnel è in Francia). E se pure alla fine l’Ue aumentasse il finanziamento, si tratterebbe di un miliardo da dividere tra Francia e Italia che di fatto non modifica l’esito negativo per 7 miliardi dell’analisi costi-benefici del governo che nei suoi calcoli tiene conto degli oneri di entrambi i Paesi.
Da: presidionotaveuropa@googlegroups.com <presidionotaveuropa@googlegroups.com> Per conto di INFO PresidioEuropa No TAV
Inviato: venerdì 29 marzo 2019 10:45
A: presidionotaveuropa@googlegroups.com
Oggetto: Nuovo Regolamento CEF, la rete TEN-T al servizio della difesa dell’UE. FONDI CEF 42, 26 Mld, di cui 6, 5 Mld per la Difesa militare (15,4%) e 4,3 Mld per la Torino-Lione (10,2%)
NOTA – CEF 2021-2027, i prossimi finanziamenti europei infrastrutturali
Il 10 gennaio 2018 la Commissione europea avviò una consultazione pubblica online per la valutazione del CEF (Regolamento (UE) N. 1316_2013 11 dicembre 2013 CEF ) che è rimasta aperta fino al 9 marzo 2018.
Il 2 maggio 2018 la Commissione ha presentato la sua proposta riguardo al quadro finanziario pluriennale, in base alla quale al meccanismo per collegare l’Europa (CEF – Connecting Europe Facility) verrebbe destinata la somma di 42,265 miliardi di EUR (Importo provvisorio) nel Bilancio Pluriannuale UE 2021-2027.
Il testo della proposta e il relativo allegato, datato 6 giugno 2018, sono qui:
Cef-2021-in-corso-di-approvazione-com-2018-438-f1-it-main-part-1
Annex-cef-2021-regolamento-cef-com-2018-438
Nel frattempo il testo ha seguito la procedura legislativa (trilogo tra CE, Consiglio e Parlamento) ed è stato modificato. Qui la procedura:
Procedure https://eur-lex.europa.eu/procedure/EN/2018_228
Il Parlamento europeo approverà nella sessione plenaria del 17 aprile 2019 il nuovo Regolamento CEF (rif. 2018/0228(COD) che entrerà in vigore il 1° gennaio 2021.
Il testo del nuovo Regolamento CEF più aggiornato è quello approvato dal Consiglio dell’Unione Europea: general-secretariat-of-the-council-progress-report-regolamento-cef-13-marzo-2019-consil_st_7207_2019_rev_1_en_txt
Questa la Nota del Consiglio della UE al “suo” testo: “2. It is understood that elements in square brackets in the text were left outside of the scope of the negotiations at this stage, as they require the completion of negotiations on the Multiannual Financial Framework 2021-2027 for the Council to be able to establish its position. 3. Work will resume with the European Parliament once the Council has a mandate on all elements of the proposal.
Per il momento ci limitiamo a segnalare tre punti:
- l’indicazione del progetto Torino-Lione è a pagina 4 dell’allegato Annex-bozza-regolamento-cef-com-2018-438: Sezioni individuate in via preliminare – Transfrontaliere – Lione-Torino, galleria di base e vie di accesso.
- l’aumento dal 40% al 50% del finanziamento Ue per i lavori e le relative le clausole sono contenute nell’Articolo 14 – Tassi di Co-Finanziamento. Trovate al link i testi a confronto della prima e dell’ultima versione di questo articolo che stabilisce, tra l’altro, le condizioni per ottenere il finanziamento al 50% della fase lavori di un progetto. Vi è anche una clausola aggiuntiva che prevede un aumento del 5% da esaminare con attenzione.
- la sinergia tra le necessità militari e i progetti TEN-Tà Cfr. l’Art. 3 – Obiettivi al punto 2 (a) (ii) a pag. 30 del testo del Consiglio UE: ”to adapt parts of the trans-European transport network for a dual use of the transport infrastructure in view of improving both civilian and military mobility” e a pag. 46 l’Art. 11a Specific eligibility requirements concerning actions relating to the adaptation of TEN-T networks to civilian-defence dual-use. Cfr. a pagina 2 dell’edizione-cef-2021-in-corso-di-approvazione-com-2018-438-f1-it-main-part-1 questa frase: “In base alla comunicazione congiunta sul miglioramento della mobilità militare nell’Unione europea del novembre 2017 e al piano d’azione sulla mobilità militare adottato il 28 marzo 2018 dalla Commissione e dall’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, i finanziamenti dell’Unione per l’attuazione dei progetti di duplice uso civile-militare nel campo dei trasporti dovrebbero essere erogati attraverso il CEF”. Questo documento illustra le motivazioni dell’integrazione tra le esigenze militari e quelle civili: “Miglioramento della mobilità militare nell’Unione europea” www.ipex.eu/IPEXL-WEB/dossier/files/download/082dbcc55fd6baa4015fd9bb07300196.do
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