Cantiere STX
Il ministro Calenda di fronte alla nazionalizzazione francese si arrabbia con il ministro Bruno Le Maire: “Non c’è verso che noi accettiamo il 50%, ovvero meno di quello che avevano i coreani, è una questione di rispetto e di dignità. Non ci muoviamo di un millimetro e non lo faremo martedì. E questo farà bene alla Francia perché deve capire che nazionalizzare è sbagliato”.[1]
Fincantieri ha acquistato a maggio 2017 la maggioranza di STX con un investimento di €79,5 milioni (Fonte CDP http://en.cdp.it/Projects/All-Projects/Fincantieri-Acquires-STX-France.kl
L’Italia non accetta la sottomissione alla Francia.
Progetto Torino-Lione
Il ministro Delrio di fronte alla pausa francese imposta all’Italia è invece accomodante con la ministra Elisabeth Borne: ci sono “convergenze sulle linee strategiche (francesi, N.d.R.) che come Ministero stiamo perseguendo, quale la scelta di opere sobrie e utili.”[2]
Per favorire queste convergenze e il proseguimento dei lavori della Torino-Lione Delrio ribadisce gli iniqui impegni con la Francia[3] che prevedono che l’Italia paghi la maggioranza dei costi del progetto Torino-Lione (58% contro 42%)[4] pur di ricevere in cambio solo 12,2 chilometri sui 57,2 km di lunghezza del Tunnel.
E i costi al km del tunnel schizzano alle stelle per l’Italia: €245 milioni per l’Italia contro €48 milioni per la Francia.[5]
Per questo progetto la sottomissione alla Francia è una vera e propria cessione di sovranità dell’Italia a favore della Francia, una realtà che i Governi italiani che si sono succeduti hanno sempre nascosto ai cittadini.
Occorre anche ricordare che l’Alta Amministrazione francese era già reticente all’epoca degli accordi.
L’investimento italiano nella Torino-Lione – circa €3 miliardi – vale 38 cantieri STX.
Version Française https://www.presidioeuropa.net/blog/?p=12450
[1] http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-07-29/fincantieri-calenda-italia-non-arretra-un-millimetro-no-50percento-130928.shtml?uuid=AEGQU05B
[2] http://www.mit.gov.it/comunicazione/news/torino-lione-francia/bilaterale-italia-francia-su-infrastrutture-e-trasporti
[3] Accordo di Roma 30.1.2012,it Cfr. articoli 11 e 18
[4] La chiave di ripartizione, al lordo del contributo europeo è: UE 40% – Italia 35% – Francia 25%. Al netto del contributo europeo è: Italia 57,9% – Francia 42,1%.