Lettera inviata il 22 novembre 2017 da quattro Deputati Europei del M5S alla Commissaria ai Trasporti Violeta Bulc della Commissione Europea
Entro la fine del 2017 la Commissione Europea invierà al Parlamento Europeo la Valutazione intermedia sul conseguimento degli obiettivi relativi a tutti i progetti infrastrutturali in corso al fine di decidere in merito al loro rinnovo, modifica o sospensione.
Il Parlamento Europeo è chiamato a fornire a sua volta il suo parere. Come risultato alcuni progetti infrastrutturali potrebbero essre annullati, altri modificati, altri ancora confermati.
In questo contesto i Deputati Europei del M5S Marco Valli, Daniela Aiuto, Tiziana Beghin, Eleonora Evi hanno inviato il 22 novembre 2017 una lettera chiedendo alla Commissaria Violeta Bulc di sospendere i fondi del Progetto di una Nuova Linea Ferroviaria ad Alta Velocità Torino-Lione, dal momento che l’Unione europea non deve realizzare un progetto con i soldi dei cittadini dell’UE contro la loro volontà, e di reindirizzare i fondi UE ad altri progetti con un valore aggiunto europeo effettivo e comprovato.
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Sig.ra Violeta Bulc, Commissario europeo per la Mobilità e i Trasporti
Oggetto: Sospensione dei fondi UE per il Progetto di una Nuova Linea Ferroviaria ad Alta Velocità Torino-Lione
Egregio Commissario Bulc,
Le scriviamo in merito alla valutazione intermedia del Meccanismo per Collegare l’Europa (MCE) che sarà pubblicata entro dicembre 2017, come previsto dall’Art. 27 del Regolamento MCE n. 1316/2013, che stabilisce “Entro il 31 dicembre 2017, la Commissione, in cooperazione con gli Stati membri e i beneficiari interessati, prepara una relazione di valutazione che deve essere presentata al Parlamento europeo e al Consiglio sul conseguimento degli obiettivi di tutte le misure (a livello di risultati e di impatto), dell’efficienza dell’uso delle risorse e del valore aggiunto europeo del MCE, al fine di decidere in merito al rinnovo, alla modifica o alla sospensione delle misure.”
Pertanto, “La Commissione e gli Stati membri, assistiti dagli altri possibili beneficiari, può effettuare una valutazione dei metodi di realizzazione dei progetti e dell’impatto della loro attuazione, al fine di valutare se gli obiettivi, compresi quelli relativi alla protezione ambientale protezione, sono stati raggiunti” (Art. 27.6 del Regolamento MCE) e “La Commissione può chiedere ad uno Stato membro interessato da un progetto di interesse comune di fornire una valutazione specifica delle azioni e dei progetti collegati finanziati a titolo del citato Regolamento o, se del caso, fornirgli le informazioni e l’assistenza necessarie per effettuare una valutazione di tali progetti” (Art. 27.7 del Regolamento MCE).
Il Progetto per una Nuova Linea Ferroviaria ad Alta Velocità Torino-Lione ha stimolato una forte mobilitazione della comunità lungo il previsto percorso per più di un quarto di secolo e ha creato un enorme divario tra i diversi soggetti interessati: cittadini, consiglieri locali, provinciali e regionali, associazioni di categoria e politici coinvolti nella sua pianificazione
Tra costi crescenti, ripetuti ritardi, incertezza sui finanziamenti e un’alternanza di partiti politici al potere, i dettagli del progetto sono cambiati radicalmente nel tempo.
Come Lei sa, è stato ampiamente dimostrato che le comunità locali non hanno dato il benvenuto a questo controverso progetto, come chiaramente richiamato nella Interrogazione Scritta n. E-000859-17 del 7 febbraio 2017, che comprende 24 risoluzioni – adottate nel 2010 dalle autorità locali – che esprimono obiezioni alla sua costruzione. Le comunità lungo la Valle di Susa si stanno opponendo da molto tempo e duramente per proteggere il loro territorio contro il progetto della nuova linea ferroviaria ad alta velocità che temono avrà disastrose conseguenze ambientali.
Il Progetto per una Nuova Linea Ferroviaria ad Alta Velocità Torino-Lione non corrisponde agli obiettivi generali previsti dall’Art. 3 del Regolamento MCE perché non è chiaramente un progetto con un valore aggiunto europeo. In effetti, non rimuove i colli di bottiglia, non migliora l’attuale interoperabilità ferroviaria, non elimina i collegamenti mancanti nella sezione transfrontaliera, dal momento che la linea ferroviaria esistente, di grande capacità e recentemente rinnovata, è in grado di fornire un servizio merci ammodernato e adeguato.
Gli attuali lavori geognostici sono in forte ritardo e nel 2013 la Commissione europea ha significativamente ridotto i fondi stanziati per il progetto previsti dalla Decisione C (2008) 7733, secondo il principio “usalo o perdilo”.
Inoltre, dato che nella storia del progetto sono stati registrati vari casi di corruzione, un accordo è stato raggiunto tra il Presidente francese e il Primo Ministro italiano per ridurre al minimo il rischio di infiltrazioni mafiose.
Per tutti questi motivi, e considerando che la valutazione intermedia del MCE dovrebbe essere effettuata per decidere sul rinnovo, la sospensione o la modifica delle misure (Art. 5.3 e Art. 27.1 del Regolamento MCE), ci aspetteremmo perciò che tutti gli aspetti sopra indicati saranno presi in considerazione e che la Commissione europea fornirà chiari chiarimenti in merito all’impatto sociale, ambientale e sanitario del nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione, considerando anche la diminuzione dei flussi di passeggeri e merci registrati nel corso degli ultimi anni.
Di conseguenza, La sollecitiamo a riconsiderare il finanziamento del Progetto di una Nuova Linea Ferroviaria ad Alta Velocità Torino-Lione, dal momento che l’Unione europea non deve realizzare un progetto con i soldi dei cittadini dell’UE contro la loro volontà, e di reindirizzare i fondi UE ad altri progetti con un valore aggiunto europeo effettivo e comprovato.
Desideriamo ringraziarLa in anticipo per la Sua cortese attenzione alla nostra richiesta.
Marco Valli, Daniela Aiuto, Tiziana Beghin, Eleonora Evi
Ms. Violeta Bulc, European Commissioner for Mobility and Transport
Subject: Suspension of EU funds for the new Turin-Lyon High-Speed Rail Project
Dear Commissioner Bulc,
We are writing to you with regard to the Mid-Term Evaluation of the Connecting Europe Facility (CEF) to be published by December 2017 as foreseen by the article 27 of the CEF Regulation 1316/2013, which mentions: “No later than 31 December 2017, the Commission, in cooperation with the Member States and beneficiaries concerned, shall prepare an evaluation report to be presented to the European Parliament and the Council by the Commission on the achievement of the objectives of all the measures (at the level of results and impacts), the efficiency of the use of resources and the European added value of the CEF, with a view to deciding on the renewal, modification or suspension of the measures.”
Therefore, “The Commission and the Member States, assisted by the other possible beneficiaries, may undertake an evaluation of the methods of carrying out projects as well as the impact of their implementation, in order to assess whether the objectives, including those relating to environmental protection, have been attained” (art. 27.6 of the CEF Regulation), and “The Commission may request a Member State concerned by a project of common interest to provide a specific evaluation of the actions and the linked projects financed under this Regulation or, where appropriate, to supply it with the information and assistance required to undertake an evaluation of such projects” (art. 27.7 of the CEF Regulation).
The new Turin-Lyon High-Speed Rail Project has galvanised for more than a quarter of a century the communities along its intended route and created a huge divide between different stakeholders: citizens, local, provincial and regional councillors, trade associations and the politicians involved in its planning.
Amidst ballooning costs, repeated delays, uncertainty over funding and a succession of political parties in power, the details behind the project have dramatically changed over time.
As you know, it has widely shown that the local communities do not welcome this controversial project, as also clearly mentioned in the Written Question N. E-000859-17 of the 7th of February 2017, which includes 24 resolutions – adopted in 2010 by the local authorities – expressing objections to its construction. The communities along the Val Susa valley have, as a matter of fact, fought long and hard to protect their area against what they fear would cause disastrous environmental consequences as result of the new high speed- rail construction.
The new Turin-Lyon High-Speed Rail Project does not match the general objectives foreseen by the art. 3 of the CEF Regulation, namely it is clearly not a project with a European added-value. Indeed, neither it removes bottlenecks, nor it enhances current rail interoperability, nor it bridges missing links on the cross-border section, since the existing, and recently renewed, high-capacity railway line is able to provide an up-to-date and adequate freight service.
The current works of excavating are in strong delay and in 2013 the European Commission has significantly reduced the funds allocated to the project by its Decision C (2008)7733 , according to the principle “use it or lose it”.
Furthermore, the track record of the project is also muddied by various counts of corruption and it has been necessary to sign a protocol by the French President and Italian Prime Minister in order to include provisions to minimise the risk of mafia infiltration.
For all these reasons, and considering that the CEF mid-term evaluation should be carried out with a view to decide on the renewal, suspension or modification of the measures (art. 5.3 and art. 27.1 of the CEF Regulation), we would expect hence that all the aforementioned aspects will be taken into account and the European Commission will provide proper clear clarifications regarding the social, environmental and health impact of the new Turin-Lyon rail link, even considering the decrease of passenger and freight flows on the route in last years.
Consequently, we urge you both to reconsider the financing of the new Turin-Lyon High-Speed Rail Project, since the European Union must not carry out a project with EU citizens’ money against their will, and to readdress the EU funds to other projects with a real and proved European added-value.
We would like to thank you in advance for your kind attention to our request.
Marco Valli, Daniela Aiuto, Tiziana Beghin, Eleonora Evi