Torino – Lione
ed. 25.1.2018
COSTI AGGIORNATI AL 2017
Aumento medio del 11,9% dal 2012 al 2017
Costo Certificato 2012 – Costo valuta corrente 2017
CIPE Delibera n. 67/2017 - Gazzetta Ufficiale 24 gennaio 2018 – Serie generale – n. 19
Mappa Progetto
Nuova linea ferroviaria Torino-Lione sezione internazionale – parte comune Italo-Francese. Sezione transfrontaliera (CUP C11J05000030001) – Autorizzazione alla realizzazione per lotti costruttivi e all’avvio del 1° e del 2° lotto costruttivo.
Il costo del progetto aggiornato al 2017
La Delibera CIPE n. 67/2017 comunica che il costo alla fine del 2017 del progetto transfrontaliero è di € 9,6 Mld., con un aumento medio dell’11,9% sull’importo certificato di € 8,6 Mld. del 2012. (cfr. pagina 7)
Il CIPE ha tuttavia erroneamente ripartito l’aumento tra Italia e Francia applicando la regola indicata nella prima parte dell’Art. 18 dell’Accordo di Roma 30.1.2012 quando avrebbe dovuto applicare invece la seconda istruzione che prevede che ogni importo che superi il “Costo Certificato” deve essere ripartito al 50% tra Italia e Francia.
Art. 18 Accordo di Roma, 30 gennaio 2012
Il risultato di questo errore ha portato il CIPE ad attribuire un aumento del Costo Nazionale per l’Italia di € 80,4 milioni, favorendo di altrettanti milioni la Francia.
Tabella n. 1 – Corretta ripartizione dei costi
In questa tabella è anche indicato il contributo al progetto previsto dall’Unione Europea per i lavori definitivi relativi al tunnel di base con il dettaglio degli importi stanziati che dovranno essere utilizzati entro il 31 dicembre 2019, pena la loro perdita.
Sappiamo che i notevoli ritardi in corso nei cantieri italiano i francese per le attività geognostiche ritarderanno l’avvio dei lavori definitivi, determinando così con certezza la perdita di una buona parte di questi fondi per lavori definitivi secondo il principio stabilito dalla Commissione europea “use it or lose it” (usalo o perdilo). Qui la scheda del Progetto https://ec.europa.eu/inea/sites/inea/files/2014-eu-tm-0401-m.pdf
E’ inoltre indicato l’importo del contributo che i promotori attendono dall’Unione Europea per “lavori definitivi” del tunnel che potrebbe, ma non vi è la certezza, essere iscritto nel prossimo Bilancio europeo 2021-2027 che potrebbe essere approvato dal Parlamento europeo verso la fine del 2019.
Sulla base di una equa ripartizione dei costi proporzionale ai km di proprietà, il costo/km del progetto sarebbe di € 168,4 Mil., all’Italia costerebbe invece € 286,9 Mil., mentre alla Francia solo € Mil. 59,7. Si tratta di uno squilibrio tra i due Paesi di circa € 2,18 Mld. (cfr. questo scostamento nella tabella in basso) che non può essere accettato e deriva da un Accordo segreto del 5 maggio 2004 firmato dal Ministro Lunardi, e forse redatto con la collaborazione dell’ing. Ercole Incalza.
E’ interessante notare nella sottostante tabella la ripartizione risultante tra i tre soci dopo l’aumento per inflazione dell’11,9% che pongono l’Italia come primo contributore del progetto prima dell’Unione Europea. Infatti il contributo europeo previsto nel 40% del Costo Certificato 2012 non cambia nel tempo, di fatto questo importo si riduce in termini percentuali sul costo totale del progetto.
Tabella n. 2 – Errata ripartizione dei costi
Questa tabella riporta i costi esposti nella Delibera CIPE n. 67/2017 che tuttavia contengono un errore, ossia l’inesatta ripartizione tra Italia e Francia dell’aumento dei costi del progetto rilevati tra il 2017 e il 2012 (11,9%).
Il CIPE ha ripartito l’aumento secondo le quote tra i due Stati indicate nella prima parte dell’articolo all’Art. 18 dell’Accordo di Roma 30.1.2012, ma avrebbe dovuto applicare invece la seconda istruzione che prevede che ogni importo che superi il “Costo Certificato” deve essere ripartito al 50% tra Italia e Francia.
L’ing. Ivan Cicconi nel 2012 aveva già fatto molto bene i conti e scriveva, tra l’altro: “Torino-Lione: il primato del costo al chilometro”
“Non è inoltre da sottovalutare il fatto che il prevedibile aumento complessivo dei costi, stante la ripartizione percentuale pattuita, la diversa lunghezza delle tratte ed il contributo del 40% europeo necessariamente fisso, si rifletterebbe in modo decisamente negativo per l’Italia.
Ipotizzando un aumento del solo 100% dei costi della intera galleria di base, cinque volte inferiore a quello registrato per la Torino-Milano, il costo a chilometro per l’Italia salirebbe da 235 a 628 milioni di euro al km, circa il 200% in più.”
Una profezia che si sta avverando: per l’Italia il costo al chilometro del tunnel è già di 450,3 milioni. La Francia, sempre a corto di soldi, dovrà pagare solo 91,9 milioni di km. (Importi escluso il contributo UE).
Qui una riflessione di settembre 2017 di PresidioEuropa No TAV, ormai superata dalla realtà dell’aggiornamento dei costi comunicato dal Governo italiano: