Posizione del Governo sulla realizzazione delle infrastrutture strategiche, con particolare riferimento alla TAV Torino-Lione e al Terzo valico – n. 3-00024) 20 giugno 2018
PRESIDENTE. La deputata Raffaella Paita ha facoltà di illustrare l’interrogazione Gribaudo ed altri n. 3-00024 (Vedi l’allegato A), di cui è cofirmataria.
RAFFAELLA PAITA (PD). Presidente, signor Ministro, la Torino-Lione è un collegamento internazionale del sistema Alta velocità/Alta capacità, per il quale nella scorsa legislatura sono state fatte importanti modifiche da parte dell’ex Ministro Delrio, che ne hanno dimezzato i costi come ha certificato l’Osservatorio. Il Terzo valico è il collegamento tra il più importante porto italiano e l’Europa: un’opera già realizzata al 40 per cento, senza la quale Genova e l’Italia sarebbero condannati all’isolamento. Ricordo che i porti liguri hanno avuto lo scorso anno una crescita molto superiore rispetto ai porti del Nord Europa. Su questi progetti – altro che sulle chiacchiere! – si misura la capacità di guardare al futuro di un Governo. Il PD è per un sistema connesso, capace di creare crescita e di evitare l’isolamento nel Nord-ovest.
Ministro Toninelli, nel contratto di Governo avete utilizzato formule volutamente incomprensibili, nascondendovi dietro il tema della valutazione costi-benefici, che come è ovvio per opere già in corso è stata fatta, ed è un diritto degli italiani conoscere la vera opinione del Governo.
PRESIDENTE. Concluda.
RAFFAELLA PAITA (PD). Ministro, sulla chiusura dei porti, anche confermata dalla risposta precedentemente data, nonostante fosse una sua prerogativa il suo silenzio è stato imbarazzante. Sulle infrastrutture, almeno, riusciremo a capire la sua opinione? Il tempo degli slogan è finito, è il tempo del Governo; ed è suo dovere dire al Parlamento una voce chiara su opere strategiche per il territorio (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
PRESIDENTE. Il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Toninelli, ha facoltà di rispondere.
DANILO TONINELLI, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. Presidente, rispondo molto volentieri anche a questa interrogazione.
Sul tema della realizzazione delle grandi opere ho avuto modo di esprimermi più volte in questi giorni del mio mandato. Ritengo infatti che la corretta definizione dei criteri di investimento in materia di infrastrutture costituisca un passaggio centrale nelle politiche di rilancio del sistema Paese. L’Italia, per la sua collocazione geografica al centro del Mediterraneo, rappresenta la naturale cerniera di collegamento per i traffici commerciali, in particolare dal quadrante sudorientale: senza un’adeguata rete di trasporto non potremmo mai vedere riconosciuto il nostro naturale ruolo di leader di riferimento della logistica in Europa e nel Mediterraneo. I miei uffici sono già al lavoro sui singoli dossier, per un’attenta analisi dei costi-benefici, per la valutazione della sostenibilità effettiva dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Occorre infatti ripensare agli orientamenti in termini di spesa e di risorse, così come di utilità per i cittadini e le imprese, dando maggiore ascolto ai loro bisogni e alle esigenze del territorio, e non incentrando le priorità sull’interesse esclusivo di chi realizzerà le opere. In buona sostanza, il mio obiettivo è quello di riesaminare in tempi brevi le diverse grandi opere, per individuare quelle necessarie e buone per i cittadini, che dovranno quindi essere concluse, a partire ovviamente da quelle già iniziate. Per quelle invece non a vantaggio della popolazione, dovremo in un secondo momento analizzare e valutare nel dettaglio come agire: un processo del tutto analogo a quanto già svolto in altri Paesi europei, come ad esempio la Francia.
Con riguardo alla linea ad alta velocità Torino-Lione, riporto quanto sottoscritto nel contratto di Governo: “Ci impegniamo a ridiscutere integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”. Ciò che è notorio è che, su questa direttrice, non si sia verificato il previsto incremento dei traffici di merci che era il presupposto fondamentale dell’opera, come ha recentemente confermato anche il commissario di Governo. Per quanto riguarda il Terzo valico dei Giovi, ribadisco la linea già espressa: servono ulteriori valutazioni costi-benefici, e deve essere chiaro che le opere devono essere condivise con le istituzione locali e con i cittadini, dando ampio risalto alla trasparenza. I cittadini devono sentirsi tutelati dall’azione di questo Governo. La politica del confronto e del project review hanno già dato prova di rappresentare efficaci strumenti di programmazione e valutazione delle scelte strategiche sul tema delle infrastrutture, consentendo di perfezionare i progetti e realizzare risparmi importanti, che è il nostro principale obiettivo. Nel concludere, confermo che le verifiche sono in corso e nelle prossime settimane inizieremo a dare i primi responsi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle e di deputati del gruppo Lega-SalviniPremier).
PRESIDENTE. Il deputato Davide Gariglio, cofirmatario dell’interrogazione, ha facoltà di replicare.
DAVIDE GARIGLIO (PD). Presidente, noi siamo assolutamente insoddisfatti della risposta del Ministro. Innanzitutto il Ministro non ha chiarito se la valutazione avverrà per tutte le grandi opere, perché poi puntualizza sempre espressamente la questione sul Terzo valico e sulla Torino-Lione. La sindaca Appendino ha annunciato che lei, Ministro, entro due settimane dal 6 giugno avrebbe dato al comune di Torino un dossier sui costi-benefici della TAV: ma allora questo dossier, di cui ha parlato la Appendino, esiste oppure no?
Gli incarichi per le analisi che lei ha annunciato sono stati già assegnati, signor Ministro? E se sì, a chi sono stati assegnati? Con quale procedura di affidamento? È stata effettuata una procedura ad evidenza pubblica oppure, come nel caso della grande opera stadio di Roma, è stato incaricato un professionista di fiducia della vostra parte politica (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico – Commenti di deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Lega-Salvini Premier (NOTA Sarebbe interessante conoscere questi commenti, soprattutto quelli della Lega-Salvini Premier N.d.R.). Con quali tempi verranno fatte queste valutazioni, signor Ministro? Con quali garanzie di trasparenza, valore a lei caro? Con quale garanzia di obiettività e di scientificità? All’analisi, signor Ministro, parteciperanno gli uffici del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e della struttura tecnica di missione ivi insediata oppure no? Lei ha parlato di “miei uffici”: quelli sono i suoi uffici, signor Ministro! È a conoscenza, signor Ministro, che esiste un decreto legislativo, il n. 228 del 2011 in materia di valutazione degli investimenti relativi alle opere pubbliche? Le chiediamo: i commissari di Governo in carica e gli osservatori, ove esistenti, saranno coinvolti? E in attesa dei risultati di queste analisi, signor Ministro, che scelte saranno adottate sulla continuazione dei lavori? Perché dalla sua risposta pare evidenziarsi che i lavori saranno sospesi, ma il Terzo valico è realizzato per il 40 per cento: cosa facciamo? Mezzo buco, signor Ministro (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)? È consapevole che esistono degli accordi internazionali…
PRESIDENTE. Concluda.
DAVIDE GARIGLIO (PD). …ad esempio con la Francia, che impongono, in caso di non realizzazione dell’opera, un pagamento di tutte le somme spese dall’Unione europea e dagli altri Stati? Lei è stato non il Ministro della trasparenza, è stato il Ministro della reticenza! Lo è stato sui porti, e lo è ora che non ci dà risposte (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
PRESIDENTE. Concluda.
DAVIDE GARIGLIO (PD). Non può più dire sempre no! Ora è al Governo, e ora deve darci risposte (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).