di Sabine Bräutigam e Claudio Giorno

Un enorme Presidio sul prato delle vacche bretoni. 3 tende da circo+ 2 tendoni con il programma in 3 sessioni, 1 mattutina e 2 pomeridiane in parallelo + serate cinema ( hanno visto anche gli indiani di valle e il carton d’la ribellion) e concerti. 1 stand bar, 1 stand bevande calde, 1 stand spremute, 1 stand dei ragazzi della ZAD con cibo vegan, 1 stand con patate landesi fritte con salsiccia e quant’altro: la domenica c’erano anche le galettes e le crepes, la pizza (!) ecc. I WC erano stati affittati da una ditta che le fornisce a secco: tutto in legno con il secchio sotto la seduta e invece dell’acqua si usano i truccioli, non puzza per niente- provare per credere -bisognerebbe brevettarli!
In tutto hanno partecipato più di 8000 persone, la maggior parte il we e comunque ca 500 persone durante i lavori. Erano presenti rappresentanti di più di 40 movimenti con una dozzina di delegazioni straniere: tra cui NO TAV, CADE, ACIPA, STOP HS2, gegen Stuttgart21, movimenti francesi antinuclearisti, contro autostrade, l’inceneritore Clermont-Ferrand, Eurovegas Spagna, CEE Bankwatch Croatia e Re:common Roma, Helliniko Airport Athen, No Tunnel TAV Florenz, Olkiluotoblockade Finnland, un rappresentante degli indigeni messicani e i registi di Mirabel, progetto aeroportuale in Montreal/Canada, 2 rappresentanti russi del movimento che lotta contro una nuova autostrada Mosca- San Pietroburgo a Kimsky.
In ogni tenda era previsto il sevizio di interpretariato con trasmissione radio nelle lingue fr, it, en,de, es, ( a secondo gli interventi previsti) prestato da una folta schiera di giovani interpreti volontari/e che alloggiavano in roulottes nel cortile del contadino più vicino.

Il programma
sabato mattina visita della zona di previsto cantiere; domenica mattina “affresque” con 3000 partecipanti, che formava la scritta “save the planet- stop gpii” e che veniva ripreso dall’alto da un aereo ultraleggero il quale con il vento bretone oscillava niente male…
Al pomeriggio saluto delle autorità locali(sabato) e dei personaggi dei movimenti “alternativi” (la domenica), al pomeriggio presentazione dei movimenti suddiviso in trasporti, energia e altro per i cittadini della zona, sotto il diluvio universale che ha trasformato il gigantesco prato in un’enorme palude con il fango fino alle caviglie- i locali si riconoscevano dagli anfibi di gomma… gli altri avevano il fango fino alle ginocchia, c’è¨ chi andava scalzo per la disperazione- almeno i piedi si lavano facilmente…
Numerose sono state le interviste con giornalisti stranieri e sono stati pubblicati molti articoli si su stampa locale che nazionale (Libération).
Lunedì e martedì hanno avuto luogo i vari ateliers = workshops, sempre suddivisi in 3 sessioni e 5 tendoni e la sera presentazione di diversi film (nostri, le fantom de mirabel, Atenco-Messico, “oil for nothing” di re:common, scaricabile dalla rete e magari da far veder in Valle).
Lunedì mattina siamo riusciti a fare una tavola “rotonda”( angolare a 4 tavoli) spontanea con gli altri No TAV: inglesi, baschi francesi, baschi spagnoli, savoiardi, tedeschi, un Fiorentino (Tiziano Cardosi) e il rappresentante del combattivo movimento non TGV del Marocco, Said Amouch di Attac; molto proficuo per conoscerci reciprocamente. Proponiamo di invitare Emmanuel Coux e/o Marina Delepin a far parte del Presidioeuropa: sono apparentemente ben inseriti e potrebbero fare molte cose al di la delle Alpi.

Situazione paesi baschi francesi:
progetto congelato fino al 2035… in pratica non lo faranno più.

Situazione Paesi baschi spagnoli ( 3 rappresentanti; Michel, Amagoya e ?):
il progetto va avanti in modo autonomo rispetto a quello francese. In pratica si troveranno al confine con un tunnel a fondo chiuso, visto che i francesi non lavorano. Si costruisce un viadotto dietro una galleria e così via con le da noi già note perdite di sorgenti d’acqua. Lo smarino viene scaricato dove conviene, si fanno contratti diretti con i contadini al bisogno per rendere disponibili delle discariche in quanto in Spagna la legge permette di scaricare ovunque purchè siano meno di 50 000 m3. Quindi capita che uno si trova con il passaggio di decine di camion al giorno davanti a casa sua perchè il vicino ha “venduto” il suo prato un pò più in la. La Spagna è comunque il paese europeo che investe più soldi in infrastrutture e che quindi si indebita di più intale senso. Finirà presto?

Situazione Stoccarda( molti partecipanti):
disperata. I lavori sono definitivamente iniziati, hanno tagliato tantissimi alberi secolari nel Parco del castello e stanno buttando già la stazione vecchia ( che era stata adirittura proposta dalla stessa UNESCO come eredità culturale mondiale- rifiutato dal sindaco..) Organizzeranno il 3° Forum nel 2013 e cominceranno ora a cercare di creare una rete di movimenti in Germania.

Situazione Marocco ( 1 rappresentante- Said Amouch):
Per vari scambi del tipo “se non vuoi i miei aerei di guerra al loro posto ti vendo il TGV”, il governo francese è riuscito di imporre al Marocco una linea ad alta velocità , eseguito ovviamente da una ditta francese (ALSTOM) e progettata tra Tangeri e Casablanca (700 km) e poi con una seconda tranche da Tangeri a Marakech e via fino ad Agadir. Il tutto per ridurre il percorso ai ricchi e/o ai turisti di qualche ora in quanto nessun marocchino, che guadagna in media 180€/mese – se lavora, se lo potrebbe permettere, visto che i prezzi dei biglietti saranno equivalenti a quelli europei. Hanno fatto un manifesto che rapporta i costi con il numero di scuole che si potrebbero costruire (30 000) visto che c’è il 40% di analfabetismo nel paese e considerato che i bambini certe volte camminano 4 ore al mattino per arrivare alla più vicina- altro che 2 ore in meno per raggiungere Tangeri… oppure il numero degli ospedali visto che tante donne e bambini muoiono durante il parto. Il sud del Marocco è del tutto scollegato dal resto del paese, spesso non esistono neanche le strade e le poche linee ferroviarie esistenti nel paese risalgono a 40 aa fa. Il costo previsto è di 2,3 miliardi € di cui 80% finanziato con debiti. Ho chiesto come sono messi con la libertà di espressione vista la democrazia carente nel paese. Alcune persone ( di ATTAC Marocco) sono in galera, e comunque il governo rifiuta un dialogo con gli oppositori in quanto, come dall’altra parte anche qui da noi, loro hanno gli argomenti migliori. Sembra però che lo stato tenga basso profilo e ci sia una sorta di coraggio popolare dovuto alla primavera araba e al movimento giovanile per la democrazia “20 février”( che si chiama così per le manifestazioni del 20 febbraio del 2011).

Situazione Inghilterra( Madeleine Wahlberg e Mike Geddes):
lungo la tratta prevista Londra- Birmingham ( meno di 200km!) esistono numerosi comitati locali che però sono così distanti tra di loro e che non si incontrano mai. Sono riusciti a convincere molti politici e persino la Regina ( il cui allevamento di cavalli dovrebbe cedere al treno) dell’inutilità della linea. Anche i verdi inglesi hanno votato contro. Il progetto va avanti lo stesso. Si tratta non tanto di collegare la città di Londra alla città di Birmingham ma di avere così un altro aeroporto ( quello di Birmingham) a portata di mano per i Londinesi: non è tanto un progetto di traffico ferroviario quanto un sostegno al traffico aereo per decongestionare gli aeroporti londinesi superaffollati.
Mike Geddes è un professore universitario in pensione che si occupava st. di lavoro e posti di lavoro e che si è reso disponibile di venire in Valle a raccontarci della truffa dei posti di lavoro creati dai grandi progetti ii. Madeleine invece propone di approfondire una legge(?) dell’EU di gestire da se direttamente i 10 progetti TEN-T per evitare i problemi dei diversi governi sia finanziari sia di altro tipo nella realizzazione delle opere. Invierà copia della legge per approfondimento insieme in quanto non si capisce ancora se giova o ostacola la nostra causa. Le differenze legali e progettuali tra i diversi paesi scomparirebbero, ma forse emergerebbe anche quanto evidenziato da Rastello nel suo viaggio: che il corridoio 5 non esiste ( vedi il collegamento Trieste – Lubljana in Bus!). Comunque sul documento sono citati i soliti “stakeholders”- i portatori di interessi,cioè gli investitori e st le banche e verosimilmente si vogliono sottrarre i progetti ai governi incapaci e a rischio di contestazione per meglio gestire il capitale. Proponiamo di invitarli quanto prima per approfondire il discorso e qui magari anche Elena Gerebizza di “re:common” ha qualcosa da insegnarci.
Se invece andiamo a Londra, bisognerà contattare il comitato londinese di stop HS2 tramite Madeleine.

Situazione a Firenze ( Tiziano Cardosi):
sono in pochi – avversati dal sistema dei partiti e in particolare dal PD di Renzi e degli anti-Renzi, ma intanto si preparano ad essere presenti in modo ben visibile nell’organizzazione e nella partecipazione (invitando tutti i partecipanti di NDDL) al’ ESF dal 8 al 11 Novembre (nel decennale del primo forum europeo).

Tornando alla Francia c’era uno stand del comitato che lotta contro la LGV POCL (Parigi-Orleans- Clermond Ferrand_Lione) che purtroppo è rimasto presidiato per una sola delle cinque giornate e con i cui rappresentanti non siamo riusciti a prendere contatto. Converrà farlo al più presto direttamente o magari attraverso Emmanuel e Marina perché si oppongono al sostanziale raddoppio della Parigi Lione (che portrebbe acqua al mulino della Lione-Torino) che definiscono giustamente “un progetto del secolo scorso”. La vocazione dell’associazione è dichiaratamente paesaggistica ma alcuni slogan –“un progetto rovinoso: 15 miliardi per evitare 36 secondi di ritardo” riconducono chiaramente a una opposizione articolata e documentata come la nostra. Hanno sede a Parigi e forse Bruno T potrebbe chiedere alla nostra amica parigina che aveva familiarizzato durante la manifestazione di novembre 2011 di andarli a trovare.

Purtroppo sono riuscita a seguire pochi altri ateliers ( vedi programma) in quanto sempre impegnata nei nostri: il lunedì pomeriggio sulle forme di lotta assieme agli altri No Tav ed il martedì con “oltre il treno” dove il pubblico si è dimostrato molto interessato st. a Etinomia per cui proponiamo che si preparino magari per il ESF a Firenze a Novembre e poi per il 3° forum a Stoccarda l’anno prossimo. Interesse hanno suscitato anche Mag 4 e varie iniziative come per es. “compro un posto in prima fila”, così come le liste civiche. Nella stessa sessione Claudio ha presentato la lotta contro il consumo del paesaggio-territorio / landgrabbing delle GPII ed Elena ci ha illustrato cosa sono i project bonds e come si finanziano i gpii. E’ stato un incontro fortunato e verrà in Valli dal 25 al 27 Luglio con un suo collega del re:common. Ci ha anche regalato (con dedica!) il loro libro “ non tutto quel che luccica è verde” con il quale abbiamo deciso di cominciare la biblioteca mobile e diffusa del presidioeuropa.

Ho seguito un atelier sulla relocalizzazione dove tra altro un ragazzo basco francese di un’organizzazione altermondista ha presentato il progetto di valuta locale complementare dell’Eusko che sarà introdotto a partire dal 1 gennaio 2013. Viene scambiato ad 1€ e gli € incassati valgono come fondo di garanzia per essere in grado di ripagare il corrispondente in ogni momento. La riconversione non è comunque possibile per i singoli ma solo per l’imprenditore con una penale di 5% sul valore riconvertito perchè non è possibile disinvestire con effetto immediato siccome il progetto ha una funzione di banca solidale per finanziare progetti eco-solidali locali. Gli esercizi che partecipano propongono almeno 3 prodotti locali e sono esclusi grandi catene di supermercati. La carta dell’associazione è bilingue ( basco e francese). Ogni Eusko è valido per 2 aa, e dovrebbe servire a relocalizzare l’economia, a diminuire i trasporti e a creare posti di lavoro. In Francia ci sono al momento ca. 100 monete locali, esiste addirittura un’organizzazione che fornisce un manuale di istruzione per la loro creazione. In Bretagna ( nel Finisterre) ne esiste una che viene anche distribuita come sussidio alle persone non abbienti come sostegno.
www.euskalmoneta.org

Situazione NDDL
Martina è andata a visitare con una ragazza del posto e siamo in attesa della sua relazione.

A febbraio sono arrivate tutte lettere di espropri dei terreni. Terreni che erano in possesso delle famiglie da generazioni. I terreni sono stati classificati in 4 categorie a secondo la qualità ( data con criteri non trasparenti: è zona paludosa e ci sono molti stagni ecc. che per l’equilibrio del territorio sono importanti ma che non valgono nulla in soldi) e comunque gli danno 0,16€ al mq, chi ha fatto ricorso ne prende 0,27 €- ricordiamo che le proprietà son piccose, si aggirano sui 3-4 ettari, quindi potete farvi i conti. I ricorsi sono ancora in svolgimento e ci si reca in magistratura ogni settimana in gruppi di 10-15 con l’avvocato. Per farli smettere lo sciopero della fame che avevano organizzato in piazza a Nantes per ca. 1 mese ad aprile, hanno ottenuto l’apertura di un dialogo con le istituzioni e il blocco delle espulsioni fino alla chiusura di tutte le procedure giuridiche in corso – intanto la prima famiglia è già stata espulsa comunque.
I ricorsi giuridici sono 2 presso il consiglio di stato, che di solito durano una vita: guarda caso li stanno accelerando e si prevede la chiusura già a luglio/settembre quando si pensava all’anno prossimo…. e che loro pensano comunque di perdere.
Ci sono altri 2 ricorsi fatti da parte di un gruppo di (pochi) delegati regionali contro la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera e anche qui si prevede una chiusura in tempi quanto mai rapidi. Poi ci sono altri ricorsi non sospensivi alla corte europea per i diritti umani, all’autorità per la concorrenza(?) per quanto riguarda la concessione e dei ricorsi al TAR per tentare di bloccare gli espropri. I legali, anche loro hanno un folto legal-team, sono ottimisti ma su lunga scala di ca 5-6 aa, quando i lavori dovrebbero iniziare nel 2014. Ad ogni modo non hanno perso lo spirito combattente e direi anche festaiolo. Forse questo è il movimento che ci assomiglia di più, sia per la struttura sia per la lotta.

Considerazioni
I movimenti antagonisti francesi non si sono mai incontrato prima di ora. Il concetto di rete quindi è completamente nuovo così come il concetto di andare al di la della propria lotta. Infatti la nostra proposta dell’iniziativa cittadina europea (ice) ha faticato molto. La maggio parte delle persone lottano ancora sul luogo e non vedono l’Unione Europea come controparte importante (d’altronde anche qui qualcuno fatica assai…). Insomma il concetto di rete internazionale si deve insediare un po’ nelle teste. Si sono portati a casa tutti quanti la legge sull’ ICE da studiare e da valutare, ma i Bretoni hanno già fatto sapere che per il momento non hanno risorse umane disponibili, data la quantità di ricorsi ecc. in corso e i tedeschi non hanno fiducia nelle istituzioni ( dopo che sono stati fregati da tutti è anche comprensibile) ma mi sembra aver intuito che fondamentalmente non hanno capito ancora di che cosa si tratta. Spetta a noi la miglior illustrazione magari a Firenze, dove sicuramente si parlerà anche di consumo di paesaggio. Comunque si è decisi di partecipare insieme al ESF di Firenze (per “allenarsi” per Tunisi), a celebrare insieme la 3° giornata contro i GPII, di partecipare al WSF a Tunisi e i tedeschi organizzeranno il 3° Forum contro i GPII a Stoccarda a fine Agosto del 2013. Si creerà un gruppo di lavoro permanente con la funzione di allerta e mobilizzazione. Si metterà insieme un gruppo europeo di esperti (chi dei “nostri” parteciperà?) e bisognerà mettere a punto il sito internet del Presidioeuropa, che diventerà definitivamente il sito europeo, per dare spazio a tutti i loghi dei vari movimenti che rinvieranno l’interessato direttamente sul sito dello specifico movimento il quale è responsabile dei contenuti e delle traduzioni ecc. del proprio sito.

Interessante infine la constatazione (che è stato forse possibile fare più attraverso il rapporto diretto con chi ci ospitava che durante i confronti in sede di forum) del rimescolamento di culture e approccio politico in atto in un territorio agricolo così sconfinato (nonostante la bulimia di aree da destinare alla speculazione che una grande città come Nantes, il cui ex sindaco è diventato il primo ministro di Hollande!): contadini che da sempre coltivano in modo intensivo, come p.es. Michel, dialogano con le componenti “eretiche” di almeno tre diverse ispirazioni: i ragazzi autonomi che sono venuti a dare man forte alla lotta ma hanno chiesto (e ottenuto!) della terra da coltivare “a modo loro”. Una nuova generazione di coltivatori evoluti, come la nostra ( Claudio e Roberta) ospite Myriam e suo marito che coltivano rigorosamente bio, hanno avviato un figlio nell’unica università di Francia (Avignone) dove ci sono dei corsi ufficialmente riconosciuti di agricoltura biologica e che producono il pane secondo regole rigorose e lo distribuiscono attraverso i GAS. Molto interessante annotare che ancora Michel è sempre intervenuto per affermare l’inaccettabilità del comportamento antidemocratico delle istituzioni e la violenza gratuita della gendarmeria soprattutto nei confronti dei “ragazzi” criminalizzati con false accuse. In un territorio così vasto che si apre verso l’oceano abbiamo rivisto qualcosa che credevamo essere più tipica dei nostri spazi ben delimitati dalle montagne e naturalmente vocati alla comunità. E a proposito di paragoni “chapeau” nei confronti di una lotta che non va avanti da “soli” 23 anni, ma da circa 40!!!

Déclaration de clôture du 2e Forum contre les Grands Projets Inutiles et Imposés
Source : ACIPA Porte parole:Anne-Marie Chabod
Publié le 12/07/12 13:01 VIGNEUX-DE-BRETAGNE, LA PâQUELAIS
—Nous, participants au 2e Forum contre les Grands Projets Inutiles et Imposés (GPII) à Notre-Dame-des-Landes (France) du 7 au 11 juillet 2012 :
— soutenons et exprimons notre entière solidarité à la lutte des habitants de Notre-Dame des Landes et de la région, et de tous ceux qui la soutiennent, en France et bien au-delà, contre le projet de nouvel aéroport pour la ville de Nantes ;
— dénonçons la répression exercée sur les habitants et militants ;
— réaffirmons notre soutien mutuel à toutes les luttes contre les GPII en Europe et dans le monde.
Nous nous sommes rassemblés pour identifier, recenser, combattre les grands projets que nous reconnaissons inutiles, ruineux en fonds publics et socialement injustes, écologiquement destructeurs ou dangereux, et qui excluent les populations de la prise de décision. La plupart de ces projets, dévoreurs de terres agricoles et d’espaces naturels, ne permettent pas la souveraineté alimentaire. Ils mettent en péril la diversité culturelle. Ce deuxième forum a permis de rassembler une quarantaine de collectifs et organisations dont une quinzaine de l’Europe et au-delà. Plus de 8.000 personnes ont participé aux divers ateliers. Il a été très riche d’échanges et de perspectives d’actions, de partages d’expériences et de construction d’alternatives aux grands projets et pour d’autres choix de société.
Nous avons décidé :
— la coordination de nos luttes à l’échelle européenne et au-delà par :
* la création d’un groupe de travail permanent ayant une fonction d’alerte et de mobilisation ;
* la mutualisation de nos expériences ;
* la mise en commun de moyens (site internet européen, …) ;
* la création d’un groupe européen de compétences scientifiques, techniques et juridiques. — l’étude de l’opportunité et de la faisabilité d’une Initiative Citoyenne Européenne
— notre participation :
* au Forum Social Européen de Florence du 8 au 11 novembre 2012 ;
* au Forum Social Mondial de Tunis en mars 2013.
— l’organisation :
* d’une journée d’actions décentralisées et coordonnées le 8 décembre 2012 (3e journée européenne contre les Grands Projets Inutiles et Imposés) ;
* du 3e Forum des GPII à Stuttgart en 2013. Nos luttes concrètes, leur convergence font émerger aujourd’hui le concept de Grands Projets Inutiles et Imposés. Nous voulons expliquer et populariser largement ce concept. Nous sortons du forum plus que jamais motivés et déterminés à poursuivre nos objectifs et continuer et à relier nos combats.
Adopté à La Pâquelais – Vigneux-de-Bretagne, le 11 juillet 2012

Source : http://www.agencebretagnepresse.com/fetch.php?id=26715
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