Comunicato Stampa

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20 giugno 2015

Benvenuto Francesco !

La terra e i suoi abitanti in lotta per un futuro migliore,

pensando ai beni comuni, alla difesa dell’ambiente, alla giustizia tra le generazioni,

accolgono le tue parole con allegria.


 Papa Francesco con l’enciclica

« Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa,

et produce diversi fructi con coloriti flori et herba »

scopre il suo vero volto

Francesco ha svelato il volto di un autentico innovatore attento alla necessità storica del cambio di passo per costruire il futuro della casa comune, la nostra Terra.

PresidioEuropa No TAV ha fatto circolare sulla liste del Movimento No TAV l’enciclica Laudato Sì con l’avvertenza parlarne bene o male senza leggerla non va bene”.

Con lo stesso spirito PresidioEuropa organizzerà incontri di approfondimento in Valle Susa sui temi che questa enciclica contiene, ricordando che questa terra lotta per un futuro migliore pensando ai beni comuni, alla difesa dell’ambiente, alla giustizia tra le generazioni.  Ne citiamo alcuni.

A pagina 53: La terra ci precede e ci è stata data. Ogni comunità può prendere dalla bontà della terra ciò di cui ha bisogno per la propria sopravvivenza, ma ha anche il dovere di tutelarla e garantire la continuità della sua fertilità per le generazioni future.

A pagina 39: … Si pretende così di legittimare l’attuale modello distributivo, in cui una minoranza si crede in diritto di consumare in una proporzione che sarebbe impossibile generalizzare, perché il pianeta non potrebbe nemmeno contenere i rifiuti di un simile consumo. …

A pagina 83: Da qui si passa facilmen­te all’idea di una crescita infinita o illimitata, che ha tanto entusiasmato gli economisti, i teorici della finanza e della tecnologia. Ciò suppone la menzogna circa la disponibilità infinita dei beni del pianeta, che conduce a “spremerlo” fino al limite e oltre il limite. …

A pagina 137-138: … mentre l’ordine mondiale esistente si mostra impotente ad assumere responsabilità, l’istanza locale può fare la differenza. È lì infatti che possono nasce­re una maggiore responsabilità, un forte senso comunitario, una speciale capacità di cura e una creatività più generosa, un profondo amore per la propria terra, come pure il pensare a quello che si lascia ai figli e ai nipoti. Questi valori hanno ra­dici molto profonde nelle popolazioni aborigene. Poiché il diritto, a volte, si dimostra insufficiente a causa della corruzione, si richiede una decisio­ne politica sotto la pressione della popolazione. La società, attraverso organismi non governativi e associazioni intermedie, deve obbligare i gover­ni a sviluppare normative, procedure e controlli più rigorosi. Se i cittadini non controllano il po­tere politico – nazionale, regionale e municipa­le – neppure è possibile un contrasto dei danni ambientali.