8 DICEMBRE: A TORINO, SEMPRE NO TAV
L’8 DICEMBRE, DATA IMPORTANTE PER IL MOVIMENTO NO TAV (Venaus 2005), è diventata nel 2010 la Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte e in difesa del pianeta.
QUEST’ANNO MOLTI ALTRI MOVIMENTI SUL TERRITORIO ITALIANO SI MOBILITERANNO per la tutela dei territori e contro lo spreco di risorse pubbliche, in contemporanea con la 24° Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si svolgerà dal 3 al 14 dicembre Katowice in Polonia.
UNITI PER OBBIETTIVI COMUNI, CONTRO UN FALSO CONCETTO DI “PROGRESSO”, che porta all’esaurimento delle risorse e alla continua distruzione della terra in cui viviamo.
L’8 DICEMBRE IL MOVIMENTO NOTAV sarà in CORTEO A TORINO PER UNA GRANDE MANIFESTAZIONE PER DIRE ANCORA UNA VOLTA, DOP0 29 ANNI: NO AD UNA NUOVA LINEA TORINO LYON
Perché la Linea esistente è più che sufficiente, è a doppio binario ed è stata rimodernata di recente.
- Il tunnel del Frejus infatti è stato adeguato agli standard di passaggio treni merci. L’Autostrada Ferroviaria Alpina permette di caricare anche i camion completi sul treno, ma è utilizzato al 20% della potenzialità perché non ci sono merci da trasportare.
- La linea passeggeri è stata ridotta a 3 TGV A/R francesi passeggeri al giorno Milano Parigi (perché le ferrovie italiane hanno ritenuto da tempo non più redditizia la gestione della linea)
- Il solo tunnel di base, lungo 57 km, costerebbe circa 9,6 Miliardi di euro (circa 3,5 all’Italia, 2,7 alla Francia e 3,4 all’EU) : questi soldi potrebbero essere spesi per migliorare la mobilità di cui necessita il Piemonte, con incremento di treni pendolari, linee di trasporto urbano e suburbano, e relativa assunzione di lavoratori e riduzione dei problemi di inquinamento.
- Né l’Italia né la Francia hanno stanziato tutte le risorse, condizione contrattuale per poter avviare i lavori del Tunnel di base, e il governo dovrebbe spiegare perché l’Italia dovrebbe pagare il 60% dei costi quando la tratta italiana è solo del 20%.
- Con lo stesso investimento si potrebbero creare molti più posti di lavoro di quelli per la costruzione del tunnel, lavoro più stabile per la manutenzione del territorio, a prevenire alluvioni ed incendi, meno appetibile dalle mafie e fatto da aziende locali.
I cantieri danneggeranno sempre di più lo sviluppo dei lavori tradizionali della valle: agricoltura, artigianato, turismo, perchè inquina con le terre da scavo piene di amianto e additivi chimici le falde acquifere e porta le polveri sottili fino a Torino aggravando la situazione dell ‘aria in Val Susa come in città.
INOLTRE È DA RIBADIRE CHE NON SI E’ ANCORA COSTRUITO NEANCHE UN METRO DELLA NUOVA LINEA NE’ IN ITALIA, NE’ IN FRANCIA, solo gallerie di servizio, i lavori possono essere bloccati senza incorrere in nessuna penale, non contemplata in nessuna clausola contrattuale né con la Francia né con l’Europa.
C’ERAVAMO, CI SIAMO E CI SAREMO SEMPRE!
MOVIMENTO NO TAV
INFO: NOTAV Info, NOTAV Torino, PresidioEuropa No TAV