I costi della Torino-Lione

a cura di PresidioEuropa No TAV https://www.presidioeuropa.net/blog/?p=6431
24.6.2015

Le numerose manipolazioni della Francia fanno correre il rischio all’Italia

e ai contribuenti italiani di pagare ancora più caro un tunnel che non serve a niente.


1. – Il costo del tunnel di base  

Il 16 marzo 2015 Hubert du Mesnil ha definito la costituzione di TELT una “svolta storica[1]. A pagina 10 della sua ingannevole presentazione troviamo i costi del tunnel di base, con l’eclatante nota che “Tutti i progetti si equivalgono dal punto di vista economico (parametro costo/km)”.

TELT scrive che il costo per km è di 86 milioni di € per ogni canna. Dato che le canne del tunnel sono due, per arrivare al costo totale occorre moltiplicare i 57 km previsti a progetto per 2 e quindi per 86 milioni: il risultato è di 9,8 miliardi di € ma TELT assicura che basteranno 8,6 miliardi di € (euro costanti in valuta 2012). La differenza è di soli 1,2 miliardi!

Inoltre, dietro all’affermazione che tutti i progetti si equivalgono dal punto di vista economico potrebbe nascondersi la sorpresa che il costo del tunnel del Moncenisio salirà ad almeno 10,9 miliardi di €, visto che quello svizzero del Gottardo di pari lunghezza è costato, secondo TELT, proprio questo importo[2].

Si ricorda che l’Art. 18 dell’Accordo di Roma del 30 gennaio 2012 prevede che i costi che eccedono l’importo certificato saranno a carico di Italia e di Francia in parti eguali.

Di conseguenza la differenza di 2,3 miliardi di € tra l’importo di 8,6 miliardi e il probabile costo di 10,9 miliardi – destinato inevitabilmente ad aumentare con il passare degli anni in attesa dell’inizio dei lavori-, sarà posta al 50% a carico dell’Italia e della Francia, ossia 1,19 miliardi di € per ogni Stato. L’Unione europea non darà altri contributi anche in presenza di variazioni di costo di qualsiasi natura.

Ricordando che l’Italia è impegnata a pagare il 57,9% dei lavori contro il 42,1% della Francia, è agevole constatare che il costo per km della parte italiana del tunnel (12,1 km su 57,1) passerà da un’iniziale   costo di 249 milioni al km ad una previsione ad oggi di 345 milioni € al km, con un aggravio del 38,5%. Per la Francia il costo per km sarà invece di soli 73,8 milioni di € al km. Cfr. la dimostrazione nella tabella in fondo a questa nota. Una differenza che l’Italia dovrebbe contestare ad alta voce.

2. – Linguaggio ingannatore

TELT afferma con enfasi a pagina 5 della sua presentazione che “la Torino-Lione è il principale anello mancante  nel  corridoio  Mediterraneo  che  collega  l’Europa  sud-occidentale con i Paesi dell’Europa centrale e orientale”, mentre Brinkhorst esprime lo stesso concetto in inglese a pagina 2 del suo rapporto datato maggio2015.[3]

Questo è un imbroglio a danno dei cittadini europei e dei decisori politici dell’Unione europea[4] perché tende ad accreditare che non esiste una linea ferroviaria tra Torino e Lione. Invece la linea ferroviaria esistente, ammodernata con recenti investimenti per circa 1 Miliardo di €, permette oggi di fare transitare tra l’Italia e la Francia una quantità di merci almeno sette volte superiore a quelle che stanno attualmente attraversando il tunnel ferroviario del Fréjus.

3. – Violazione dell’art. 18 dell’Accordo italo-francese del 30 gennaio 2012 (ratificato)

L’Art. 18 dell’Accordo di Roma del 30 gennaio 2012 prevede che la certificazione dei costi del tunnel deve essere effettuate da un terzo esterno. La Corte dei conti francese ha definito il 1° agosto 2012 “terzi esterni” i soggetti che non hanno mai collaborato con l’appaltante e che non hanno conflitti di interesse.[5] Il primo ministro francese Ayrault confermò questo principio chiedendo che “i costi siano certificati nel modo più rigoroso e indipendente“.

La società LTF – Lyon Turin Ferroviaire ora TELT, ha affidato a trattativa privata la certificazione dei costi al suo subappaltatore GDF SUEZ-Tractebel, società che ha lavorato nel cantiere tra il 2002 e il  2006 e tra il 2009 e il 2013, violando così le disposizioni del trattato italo-francese.

Inoltre la società GDF SUEZ esprime un membro del consiglio di amministrazione dell’Istituto di Gestione Delegata[6], ente presieduto da Hubert du Mesnil[7] che è Presidente di TELT / Lyon Turin Ferroviaire.

4. – Analisi Costi Benefici

L’Analisi Costi Benefici presentata da TELT è stata realizzata dal Oliviero Baccelli, docente non accademico all’Università Bocconi, e Consigliere di Amministrazione di TELT[8]. Egli non rappresenta la rispettata Università Bocconi e soprattutto non è indipendente.

Circa la redditività della futura Torino Lione proclamata da TELT il prof. Rémy Prud’homme[9] ha da tempo presentato la sua Analisi Costi Benefici che si conclude con: “Il bilancio è disastroso: negativo per 32,6 miliardi di euro.”

 5. – La presentazione dei costi di TELT

Questa è la scheda di pagina 10 della presentazione di TELT, segue l’analisi dei costi al chilometro per Francia e Italia preparata sulla base dei dati contenuti nella scheda di TELT.

5 – Conclusione

Le numerose manipolazioni della Francia fanno correre il rischio all’Italia e ai contribuenti italiani di  pagare ancora più caro un tunnel che non serve a niente.


[1] TELT- La Torino-Lione : una svolta storica https://www.presidioeuropa.net/blog/?p=6263

[2] Gothard: costo 96,2 milioni al km per 57 km di lunghezza = 10,9 Mld € (Fonte TELT)

[4] La scomparsa della linea ferroviaria Torino-Lione https://www.presidioeuropa.net/blog/?p=6189

[5] The certification  of  costs  is essential  for  the  realisation  of  the  compulsory  Cost  Benefit Analysis (CBA) provided for in the Regolamento 1303.2013 CELEX_32013R1303_EN_TXT (101 – 125). https://www.presidioeuropa.net/blog/?p=6303

[7] Cfr. TELT ficca il naso nel Parlamento europeo: https://www.presidioeuropa.net/blog/?p=6023

[9] Sur une Analyse Officielle du Projet Lyon-Turin https://www.presidioeuropa.net/blog/?p=5447