Special report n° 19/2018: A European high-speed rail network: not a reality but an ineffective patchwork – 26 June 2108

https://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/SR18_19/SR_HIGH_SPEED_RAIL_EN.pdf

A European high-speed rail network

Not a reality but an ineffective patchwork. Special report No 19, 2018

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Since 2000, the EU has been investing €23.7 billion into high speed rail infrastructure. There is no realistic long term EU plan for high speed rail, but an ineffective patchwork of national lines not well linked since the European Commission has no legal tools and no powers to force Member States to build lines as agreed. Cost-efficiency is at stake, because not everywhere very high speed lines

are needed, as the cost per minute of saved travel time is very high, going up to €369 million, and as the average speeds only amount to 45 % of the maximum capacity, while cost overruns and construction delays are the norm rather than the exception. Sustainability is low, effectiveness of the investments is lacking and EU added value is at risk with three out of seven completed lines having low passenger numbers leading to a high risk of ineffective spending of €2.7 billion EU co-funding. Moreover, nine out of 14 lines and stretches have insufficiently high numbers of passengers, and 11 000 national rules still exist, although the Court already asked in 2010 to lift these technical and administrative barriers.

 

26/06/2018

L’UE ha investito, dal 2000, 23,7 miliardi di euro in infrastrutture ferroviarie ad alta velocità. Per la rete ferroviaria ad alta velocità non esiste un piano realistico dell’UE a lungo termine, bensì un sistema disomogeneo e inefficace di linee nazionali mal collegate fra loro, in quanto la Commissione europea non dispone di strumenti giuridici né di poteri per obbligare gli Stati membri a costruire le linee convenute.

Vi sono dubbi circa l’efficienza in termini di costi: non sempre, infatti, le linee ad altissima velocità sono necessarie, dato che il costo per ogni minuto di tempo risparmiato è molto elevato, tanto da raggiungere anche i 369 milioni di euro, e dato che le velocità medie raggiungono solo il 45 % della capacità massima, mentre gli sforamenti di costo e i ritardi di costruzione costituiscono la regola anziché l’eccezione.

La sostenibilità è bassa e l’efficacia degli investimenti insufficiente; il valore aggiunto dell’UE è a rischio poiché, considerato il basso numero di utenti registrato per tre linee completate su sette, il rischio che il cofinanziamento UE di 2,7 miliardi di euro sia utilizzato in modo inefficace è elevato. Inoltre, per nove linee e tratte su 14 il numero di passeggeri potenziali non è abbastanza elevato e rimangono in vigore 11 000 norme nazionali, benché la Corte abbia già chiesto, nel 2010, di rimuovere queste barriere tecniche e amministrative.

Relazione speciale n. 19/2018: La rete ferroviaria ad alta velocità in Europa non è una realtà, bensì un sistema disomogeneo e inefficace