PRESS RELEASE

THE FORUM AGAINST THE UNNECESSARY IMPOSED MEGA PROJECTS,

AN UNCOMFORTABLE GUEST AT THE TEN-T DAYS IN TALLINN

An international delegation of the Forum against Unnecessary ImposedMega Projects will participate tomorrow 16th of October in the TEN-T Days 2013 which are taking place in Tallinn, Estonia organized by the European Commission. We can say with certainty that we are the only representatives of the EU citizens’ associations and movements at the TEN-T Days. We are intervening at this event with our strong and articulate criticisms of the European transport policies of goods and people.

The Forum against Unnecessary Imposed Mega Projects is an international network of communities active since 2010 across Spain, the Basque country, France, Italy, UK, Germany, Romania, Morocco, and more, who actively oppose the imposition of massive infrastructure projects such as railway HS2, in the UK, the new railway line Lyon-Turin, the airport of Notre-Dame-des-Landes, the railway scheme of Stuttgart 21,  the fixed Fehmarn Belt link. the tunnel under old Florence and more. The Forum has organized three international meetings: Susa Valley, Italy (2011), Notre-Dame-des-Landes, France (2012), Stuttgart, Germany (2013) where citizens have met to discuss these mega projects, and they have found that they have a shared negative experience. We have found that the problems are not unique to each different scheme but are common across them.

These projects encompass ecological, socio-economic and human disasters through the destruction of ecosystems, agricultural land, cultural and artistic heritage. The effective participation of the population in the decision-making process is excluded. Dissent is criminalised and military forces are deployed in  Susa Valley and Notre-Dame-des-Landes instead of understanding that dissent is a central part of democratic governance. Privileged access is given to powerful interests, including the mafia. The European Commission has to take responsibility for supporting this.

We do not accept the TEN-T view that the Core and Comprehensive networks can be harmlessly separated and that their integration is only a matter of “the last mile”. Not only will the prioritised Core routes monopolise massive public funds to the serious detriment of local transport needs BUT the isolation of the Core routes will paralyse the integration of long distance and local networks – a Berlin Wall approach.

On the 8th of June 2010 during the TEN-T Days in Zaragoza, Siim Kallas asked: “Where should we make crucial investments to facilitate better functioning of existing networks? It is clear that a big jump in infrastructure is not possible. Building new railways, roads, airports, and ports is enormous work and takes a long time and bigger resources. All smart transport systems can bring larger and faster benefits.”[1] Now, in 2013, what we see is not this, but a changed European Commission priority towards projects that are not affordable by either our economies or environment.

Here is a link to What we want and What we want the European Commission to do.

https://www.presidioeuropa.net/blog/?p=2253 (available starting from 16th of October).

We remind Siim Kallas that European Community Institutions are first of all at the service of the European Citizens.               

                                                                


Comunicato Stampa

IL FORUM CONTRO LE GRANDI OPERE INUTILI E IMPOSTE,

UN OSPITE SCOMODO ALL’EVENTO TEN-T DAYS A TALLINN

Una delegazione internazionale del Forum contro le Grandi Opere e Inutili e Imposte parteciperà domani 16 ottobre ai TEN-T Days 2013 che si svolgono a Tallinn, Estonia, organizzati dalla Commissione Europea. Possiamo dire con certezza che questa delegazione sarà l’unica che  rappresenta associazioni e movimenti di cittadini dell’UE durante le Giornate TEN-T e interverrà a questo evento con critiche forti e articolate alle politiche europee dei trasporti europei di merci e persone.

Il Forum contro le Grandi Opere Inutili e Imposte è una rete internazionale di comunità, attivo dal 2010 in Spagna, in Francia, in Italia, nel Regno Unito, in Germania, in Romania, nel Marocco e altrove che si oppone attivamente all’imposizione di enormi progetti infrastrutturali come la ferrovia HS2 nel Regno Unito, la nuova linea ferroviaria Torino-Lione, l’aeroporto di Notre-Dame-des-Landes, lo schema ferroviario di Stuttgart 21, il collegamento fisso del Fehmarn Belt, il tunnel sotto il centro storico di Firenze e altrove. Il Forum ha organizzato tre incontri internazionali: Val di Susa, Italia (2011), Notre-Dame-des-Landes, Francia (2012), Stoccarda, Germania (2013) durante i quali i cittadini si sono incontrati per discutere di questi mega progetti, e hanno scoperto di condividere le stesse esperienze negative. Abbiamo trovato che i problemi non sono unici per ogni diverso progetto, ma comuni.

Questi progetti producono disastri ecologici, socio-economici ed umani attraverso la distruzione degli ecosistemi, dei terreni agricoli, del patrimonio artistico e culturale. La partecipazione effettiva della popolazione è esclusa dal processo decisionale. Il dissenso viene criminalizzato e forze militari vengono  dispiegate in Val di Susa e a Notre-Dame-des-Landes, invece di capire che il dissenso è una parte fondamentale della democrazia. Sono privilegiati potenti interessi, tra cui quelli delle mafie. La Commissione europea deve assumersene la responsabilità.

Non accettiamo la visione TEN-T nella quale la rete centrale e quella globale possono essere separate senza conseguenze e cha la loro integrazione è solo un problema dell’ “ultimo miglio”. Non solo  la rete centrale monopolizzerà in modo massiccio fondi pubblici con grave danno al trasporto locale indispensabile, ma l’isolamento della rete centrale paralizzerà l’integrazione delle linee a lungo percorso e delle reti locali:  un approccio stile Muro di Berlino.

L’8 Giugno 2010 durante le Giornate TEN-T a Saragozza, Siim Kallas, ha chiesto: “Dove dovremmo fare investimenti cruciali per facilitare un migliore funzionamento delle reti esistenti? È chiaro che un grande salto infrastrutturale non è possibile. La costruzione di nuove ferrovie, strade, aeroporti e porti è un enorme lavoro e richiede molto tempo e maggiori risorse. Tutti i sistemi di trasporto intelligenti possono portare benefici più ampi e più rapidamente.[1]

Ora, nel 2013, ciò che vediamo non è questo, ma un cambiamento delle priorità della Commissione europea nei confronti di progetti che non ci possiamo permetterci né per quanto riguarda le nostre economie né per quanto riguarda l’ambiente.

Qui il link a Ciò che vogliamo e Ciò che vogliamo che la Commissione europea faccia.
https://www.presidioeuropa.net/blog/?p=2253.
(attivo dal 16 ottobre).

Ricordiamo a Siim Kallas che le istituzioni dell’Unione europea sono prima di tutto al servizio dei cittadini europei.


[1] Where should we make crucial investments to facilitate better functioning of existing networks? It is clear that a big jump in infrastructure is not possible. Building new railways, roads, airports, and ports is enormous work and takes a long time and bigger resources. All smart transport systems can bring larger and faster benefits.

http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&ved=0CDkQFjAB&url=http%3A%2F%2Feuropa.eu%2Frapid%2Fpress-release_SPEECH-10-295_en.doc&ei=XN1WUvLwOqS34wTn2ICYBA&usg=AFQjCNFFmC8b7gHhJG-RcEJFignvFSrnIQ&bvm=bv.53760139,d.bGE