Luglio 2017, La Francia: “Facciamo una pausa sulla Torino-Lione” e ha messo in cantiere una lunga riflessione sul futuro dei trasporti (passeggeri e merci). La pausa continua tuttora.

La riflessione è ora diventata un progetto di legge (LOM – Legge per l’Orientamento della Mobilità) che inizierà verso la fine di novembre 2018 il cammino legislativo. L’approvazione è prevista a primavera del 2019 e fino ad allora la decisione della Francia per la Lyon Turin sarà sospesa.

Commento: La LOM è una “quasi” legge dato che non contiene obblighi nè sanzioni. La Francia appare incapace di andare oltre un racconto di futuribili modalità di trasporto. Nel testo nessun porgetto è citato per nome, appare quindi chiaro che il principale ostacolo per la Francia  è oggi l’insufficienza dei fondi  a disposizione per rendere efficaci le decisioni politiche. Il progetto Torino-Lione, nonostante il contributo italiano di oltre due milardi di € alla Francia, appare in filigrana come l’ultimo degli interessi trasportistici francesi.

CONTEXTE – Loi d’orientation des mobilités - Le gouvernement envisage de faire examiner la LOM d’abord au Sénat – C’est une « hypothèse sérieuse de travail » confirmée par plusieurs sources. Ce choix vise à accélérer l’examen du texte alors que le calendrier de l’Assemblée nationale est considéré comme « assez bouché ». Le Sénat serait en mesure de se pencher sur la LOM dès février. Le ministère des Transports confirme qu’il s’agit d’une « option » mais indique que rien n’est encore tranché, le calendrier parlementaire du premier trimestre 2019 n’étant pas définitivement fixé. Cette hypothèse dépend aussi de la capacité du gouvernement à effectivement présenter le projet de loi en Conseil des ministres autour de la fin novembre. Relire notre décryptage de la dernière version de l’avant-projet de loi d’orientation sur les mobilités (LOM).

La Legge  per l’Orientamento della mobilità – Il Governo prevede di fare prima esaminare la LOM al Senato  – Si tratta di una “seria ipotesi di lavoro” confermata da diverse fonti. Questa scelta ha lo scopo di accelerare l’esame del testo mentre il calendario dell’Assemblea Nazionale è considerato “piuttosto intasato”. Il Senato sarebbe in grado di esaminare la LOM già a febbraio. Il ministero dei Trasporti conferma che si tratta di una “opzione”, ma indica che nulla è stato deciso, il calendario parlamentare del primo trimestre del 2019 non è ancora definitivamente fissato. Quest’ipotesi dipende anche dalla capacità del Governo di presentare efficacemente il disegno di legge in seno al Consiglio dei ministri verso la fine di novembre. Qui la nostra decrittazione dell’ultima versione del progetto di legge sulla mobilità (LOM).

Nel Rapporto allegato alla sezione della programmazione degli investimenit LOM ottobre 2018 è precisata, per il periodo dal 2018 al 2037, la strategia per l’attuazione degli orientamenti degli investimenti statali nel settore dei trasporti e della mobilità come definito all’articolo 23 ter A di questa legge. La programmazione riflette operativamente gli orientamenti strategici descritti dalla legge e risultanti dalle consultazioni avviate durante le Assise della Mobilità che si sono svolte alla fine del 2017, dei lavori del Consiglio di orientamento dell’infrastruttura presentati nel febbraio 2018 e delle consultazioni tenute nella primavera del 2018.

Nessun riferimento diretto o indiretto è fatto al progetto transfrontaliero Lyon Turin nel progetto LOM in questo importante e riassuntivo  documento che fa parte integrante della legge che dovrà essere approvata dal Parlamento francese.

Il commento di un esperto

Patrice Salini, Economista dei Trasporti (https://patricesalini.blogspot.com/), Direttore di Gabinetto di Charles Fiterman, ministro dei Traspori nel  governo Pierre Mauroy, afferma : “Je pense par ailleurs que la position française est de laisser les italiens prendre leur décision, ce qui permettra pour eux de s’y soumettre sans avoir besoin de prendre formellement une décision d’arrêter. Pour le cas où l’Italie continuerait, il est évident que les décisions passées de la France, en contradiction avec le Traité, devraient pousser le gouvernement Italien à revendiquer un nouvelles rédaction du traité pour rétablir un financement équilibré entre les deux Etats”. Penso che la posizione francese sia quella di lasciare che l’Italia  assuma la sua decisione: ciò permetterà agli italiani di accettare la decisione francese senza dover prendere una decisione formale di fermare il progetto. Nel caso in cui invece l’Italia voglia proseguire, è chiaro che la decisione presa della Francia, in contraddizione con il Trattato (il rinvio della realizzazione delle costosissime tratte di accesso al tunnel a dopo il 2038 di circa € 7,7 miliardi, N.d.T.), dovrebbe spingere il Governo italiano a chiedere una nuova stesura del trattato per ripristinare il finanziamento equilibrato tra i due Stati.

La Ministra francese dei Trasporti Elisabeth Borne ha dichiarato il 17 settembre 2018 che la Francia rispetterà l’abbandono dell’Italia del progetto Torino-Lione

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