23 ottobre 2015 – https://www.presidioeuropa.net/blog/?p=7134

Le texte français suit


Del caso LTF vs Erri De Luca si possono dare molte letture, dipende da quale punto di vista lo si esamini.

Se il punto di vista è l’art 21 Cost.,[1] è stato un attacco al “diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero”.

Se il punto di vista sono le dinamiche di relazione è un attacco al Movimento No TAV, perché Erri De Luca è parte del Movimento No TAV. All’interno del movimento azioni di singoli riconoscibili, e di tanti i cui nomi non sono identificabili, sono tutte parte di una lunga lotta di resistenza civile, e dice bene Erri, di una valle.

Se il punto di vista è quello del promotore della nuova linea Lyon – Torino, allora è uno dei tanti atti della guerra condotta da anni da LTF e dai suoi [2]  novelli napoleone e masséna per mantenere e anzi accrescere il suo potere. Essi infatti stanno da tempo consolidando la metamorfosi di LTF da “Società che ha per oggetto di condurre gli studi, le ricognizioni ed i lavori preliminari della parte comune franco italiana della sezione internazionale”(art. 2 Statuto LTF[3]) a centro di potere molto indipendente, che conduce attività anche parecchio distanti dall’oggetto sociale (ad esempio lobby nel Parlamento Europeo e presso la Commissione Europea, pubblicità a pagamento nei media[4]), con l’obiettivo di conseguire una crescente autonomia dai suoi azionisti sfruttando la caratteristica di società mista internazionale, le cui fonti di finanziamento provengono in maggioranza dall’Unione Europea e da Francia e Italia. Occorrerebbe studiare con attenzione le relazioni esterne di questa società e, dato che il potere si conserva anche cedendo ad altri una parte dei privilegi, sarebbe dunque necessario entrare in possesso della documentazione relativa alle spese correnti (importi e beneficiari) di LTF. Il Regolamento (CE) 1049/2001 [5] prevede questo diritto, ma di fatto è stata constatata una forte resistenza da parte della Commissione Europea a fornire nei dettagli queste informazioni ai cittadini ed anche ai Deputati europei. Queste informazioni consentirebbero di verificare la correttezza della gestione della società e di conoscerne il sociogramma delle relazioni.

L’atto di guerra che stiamo esaminando è iniziato nel settembre del 2013 quando la società LTF ha annunciato ai media che avrebbe inviato un esposto alla Procura della Repubblica di Torino (Gian Carlo Caselli ne era il capo) contro lo scrittore Erri De Luca per un reato perseguibile d’ufficio, dato che egli  dichiarò ad un giornale “Mi spiego meglio: la Tav va sabotata. Ecco perché le cesoie servivano: sono utili a tagliare le reti. Nessun terrorismo.”[6]  

In realtà Erri De Luca aveva anche affermato in quell’intervista Caselli esagera”. Forse è stato questo il suo delitto più grave, “offesa semantica”, difficilmente perseguibile da una Procura. Lo stesso Gian Carlo Caselli[7] lo dovrebbe ammettere, l’espressione “esageruma nen” fa parte del lessico piemontese e deve essere ben nota a lui, piemontese di Alessandria (nato nel 1939, 46 anni di carriera in Magistratura e 76 anni ben portati[8]). Non esagerare è un modo molto amichevole di dire “prendila più bassa”, quasi un’affettuosità.

Ma un successivo esercizio letterario di Erri De Luca «Notizie su Euridice: …  Euridice alla lettera significa trovare giustizia… Povera è una generazione nuova che non s’innamora di Euridice e non la va a cercare anche all’inferno» scritto nel novembre 2013 per Agemda 2014 (settimanario ragionato di Magistratura Democratica) deve aver aumentato la collera di Caselli verso lo scrittore, tanto che ha deciso di dare le dimissioni da Magistratura Democratica.[9]

Non abbiamo alcuna prova che LTF abbia concordato i suoi passi con la Procura di Torino, in ogni caso la notizia di reato suggerita da LTF nel suo esposto viene assunta da un Procuratore della Repubblica che definisce il fatto “reato di istigazione a delinquere (art. 414 c.p.[10]) e rinvia Erri De Luca al Tribunale per il giudizio. Nel mese di maggio 2015 inizia la prima sessione di giudizio presso il Tribunale di Torino in composizione monocratica, l’accusa è rappresentata da due sostituti Procuratori della Repubblica scelti probabilmente perché specializzati in casi relativi a oppositori al progetto Tav. La prima sessione si conclude con la richiesta di otto mesi di carcere[11], nella sessione del 19 ottobre 2015 il Giudice emette la sentenza di assoluzione perché il “fatto non sussiste”[12].

La guerra è finita ? Niente affatto. L’avvocato patrocinatore di LTF all’uscita dall’aula ha affermato ai media “Rispettiamo la decisione del giudice, non ne faremo una battaglia campale, ma nei momenti di tensione sociale ci sono dei limiti che soprattutto gli intellettuali dovrebbero rispettare”.[13]

L’espressione da lui utilizzata “non faremo una battaglia campale” ben rappresenta il clima di guerra che è vissuto all’interno di LTF, novella armata simil-napoleonica. D’altra parte i suoi due comandanti sono entrambi Officiers de la Légion d’Honneur,[14] decorazione che più napoleonica non si può, e dirigono una società che va all’assalto delle provincie dell’estremo sud-est di Francia e nord-ovest di Italia per saccheggiare i loro beni naturali, finanziata dalla coalizione di Stati Italia, Francia e dall’Unione Europea e quindi dal denaro dei cittadini.

No, la guerra non è finita, si è trattato solo di una battaglia persa da LTF (e dai suoi alleati) che considera gli oppositori No TAV un esercito da sconfiggere. LTF ha assunto un atteggiamento di falsa difensiva dato che nuovamente auspica «che la stagione delle violenze da parte degli oppositori venga definitivamente archiviata a favore di un confronto democratico entro i confini della legalità».

Chissà se con questa frase LTF intende che fino ad ora il confronto è stato “democratico fuori dai confini della legalità” o piuttosto “non democratico entro i confini della legalità”?

Studiamo con attenzione i movimenti di LTF leggendo le dichiarazioni e osservando le azioni dei suoi generali, capiremo dove daranno la prossima battaglia.

“Conosci il nemico, conosci te stesso, mai sarà in dubbio il risultato di 100 battaglie”

“La strategia migliore è quella che fa fallire i piani [dell’avversario]; quella immediatamente successiva, fa fallire i negoziati; quella ancora successiva, fa fallire le strategie [rivali]; e quella più infima consiste nell’attaccare le fortezze”

孫子 Sun TzuL’Arte della Guerra [15]

Le note sono dopo il testo francese


La guerre de LTF et ses alliés

23 Octobre 2015 https://www.presidioeuropa.net/blog/?p=7134


Du cas LTF vs Erri De Luca il peut y avoir beaucoup de lectures, cela dépend de quel point de vue on le regarde.

Si c’est du point de vue de l’article 21 de la Constitution italienne [1], c’est une attaque contre « le droit d’exprimer librement les idées. »

Si c’est du point de vue des dynamiques relationnelles, alors c’est une attaque contre le mouvement No TAV parce que Erri De Luca fait partie du Mouvement No TAV. Dans le Mouvement No TAV les actions des personnes  reconnaissables et de ceux dont on ne connait pas les noms, font toutes partie d’une longue lutte de résistance civile d’une vallée comme l’affirme Erri.

Si c’est du point de vue du promoteur de la nouvelle ligne Lyon – Turin (LTF), alors il s’agit de l’un de ses nombreux actes de guerre menés depuis des années pour sauvegarder et même augmenter sa puissance par ses[2] nouveaux napoléon et masséna. Car ils sont depuis longtemps en train de consolider la métamorphose de LTF de « Société dont l’objet social est les études, les reconnaissances et les travaux préliminaires de la partie commune franco italienne de la section internationale » (art. 2 Statut LTF [3]), en centre de pouvoir très indépendant qui conduit des activités même très lointaines de l’objet social (par exemple du lobby au Parlement européen et à la Commission européenne, la publicité payante dans les médias [4]), dans le but de parvenir à une autonomie croissante de ses actionnaires en exploitant la caractéristique d’entreprise mixte internationale, dont les sources de financement viennent en totalité de l’Union européenne, de la France et de l’Italie. On devrait étudier les relations extérieures de cette société et, puisque le pouvoir est tenu également en cédant aux autres une partie des privilèges, il serait alors nécessaire de se procurer l’information sur les dépenses courantes (montants et bénéficiaires) de LTF. Le Règlement (CE) n° 1049/2001 [5] prévoit ce droit, mais il est en fait constaté une forte résistance de la part de la Commission européenne pour fournir les détails de ces informations aux citoyens et aux Députés européens. Cette information permettrait de vérifier si la gestion de l’entreprise est correcte et de connaître la sphère de ses relations.

L’acte de guerre que nous examinons a commencé en Septembre 2013 lorsque la société LTF a annoncé aux médias qu’elle allait envoyer une plainte au Procureur de Turin (Gian Carlo Caselli) contre l’écrivain Erri De Luca pour des actes criminels, car il a déclaré dans un journal « Je m’explique mieux : la ligne Tav doit être sabotée. Voilà pourquoi les ciseaux ont été utilisés: ils sont utiles pour couper les clôtures. Aucun terrorisme. »[6]

En fait, Erri De Luca avait également dit dans cette interview « Caselli exagère ». C’est sans doute cette phrase qui constitue le délit : « offense sémantique », difficile d’être poursuivi par le Parquet. Le même Gian Carlo Caselli, [7] piémontais d’Alexandrie (né en 1939, 76 ans, 46 ans de carrière dans la Magistrature et toujours en forme), [8] devrait l’admettre, l’expression « esageruma nen » fait partie du lexique du Piémont et il devrait bien la connaitre. Ne pas exagérer est une manière amicale de dire «calme toi », presque une expression affectueuse.

Mais un exercice littéraire ultérieur de Erri De Luca « Nouvelles de Eurydice: …. Eurydice signifie littéralement trouver la justice … Pauvre, la  nouvelle génération qui ne tombe pas amoureuse d’Eurydice et ne va pas la chercher même en enfer » écrit en Novembre 2013 pour l’Agemda 2014 (hebdomadaire raisonné de Magistrature Démocratique) a causé la colère de Caselli envers l’écrivain, et l’a décidé à démissionner de l’Association Magistrature Démocratique. [9]

Nous n’avons aucune preuve que LTF ait organisé ses poursuites avec le Parquet de Turin, en tout cas la notitia criminis suggérée par LTF dans sa déclaration est adopté par un procureur de la République qui la définit « crime d’incitation au délit »  (art. 414 Code pénal [10]) et envoi Erri De Luca au Tribunal pour jugement.

Au mois de mai 2015 a lieu la première audience de la Cour de Turin avec un juge unique. Le ministère public est représenté par deux procureurs choisis probablement pour leur spécialisation dans des procédures impliquant des opposants au projet TAV. La dernière audience se termine avec une demande de huit mois de prison [11]. Le 19 Octobre 2015, le juge prononce la relaxe pour « faits non établis » [12].

La guerre est-elle finie? Pas du tout. L’avocat de LTF, en quittant le Tribunal, a déclaré aux médias «Nous respectons la décision de la cour, nous n’en faisons pas une bataille rangée, mais dans les période de tension sociale, il y a des limites que surtout des intellectuels devraient respecter ». [13]

L’expression utilisée « nous ne ferons pas une bataille rangée » représente le climat de guerre qui se vit au sein de LTF, nouvelle armée quasi napoléonienne. D’autre part ses deux commandants sont tous deux Officiers de la Légion d’Honneur,[14] décoration napoléonienne, et ils gèrent une entreprise qui va à l’assaut des provinces de l’extrême sud-est de la France et du nord-ouest de l’Italie pour piller leurs ressources naturelles, financée par la coalition des États Italie, France et l’Union européenne et donc l’argent des citoyens.

Non, la guerre n’est pas terminée, c’est juste une bataille de perdue par LTF (et ses alliés) qui considère les opposants No TAV comme une armée à vaincre. LTF assume une attitude faussement défensive en déclarant « la période de la violence par les opposants doit être définitivement abandonnée en faveur d’un débat démocratique dans les limites de la loi ».

On se demande si avec cette phrase LTF signifie que jusqu’à maintenant la confrontation était « démocratique en dehors des limites de la loi » ou plutôt « pas démocratique dans les limites de la loi »?

Nous devons étudier attentivement les mouvements de LTF en lisant ses déclarations et en observant les actions de ses généraux, nous comprendrons où sera menée la prochaine bataille.

 « Qui connaît son ennemi comme il se connaît, en cent combats ne sera point défait.

La meilleure stratégie est celle qui frustre les plans [de l'adversaire]; celle immédiatement d’après, fait échouer les négociations; celle  successive, frustre les stratégies [des rivaux]; et le pire est d’attaquer les bastions” »

孫子 Sun Tzu, L’Art de la Guerre [15]


[1] https://www.senato.it/1025?sezione=120&articolo_numero_articolo=21

[2] Hubert du Mesnil, Presidente di LTF-TELT  e Mario Virano, Direttore Generale di TELT

[5] Domande di accesso ai documenti sono state presentate da anni senza grandi risultati alla Commissione Europea ai sensi del Regolamento (CE) 1049/2001 http://www.europarl.europa.eu/atyourservice/it/20150201PVL00028/Accesso-ai-documenti   -    http://www.europarl.europa.eu/RegData/PDF/r1049_fr.pdf