Iniziata sotto Joseph Stalin come alternativa settentrionale della Transiberiana, la BAM fu terminata solo nel 1991 anche se è ancora in fase di perfezionamento per soddisfare la crescente domanda asiatica di legname siberiano, gas e petrolio.

“Stalin decise di costruire la BAM perché pensava che i cinesi avrebbero potuto allargarsi oltre la loro frontiera e impadronirsi della Transiberiana, e non è successo,” ha affermato Mila.

“Breznev ha proseguito la costruzione della BAM per realizzare una utopia pioneristica, e ciò non si è mai realizzato.

Ora, “dice Mila, alzando le spalle nel suo ingombrante maglione fatto in casa”, chissà cosa altro accadrà oltre ad un bel viaggio? 

 

La Ferrovia Bajkal-Amur (in russo Байкало-Амурская магистраль, Bajkalo-Amurskaja magistral’, BAM) è una linea ferroviaria che collega la Siberia con l’estremo oriente russo. http://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_Bajkal-Amur

Il tratto più problematico dell’intera linea risultava essere la dorsale di Severomuisk con i binari che raggiungevano in diversi punti il 40 per mille di pendenza. Far viaggiare treni passeggeri lungo tratti di una tale pendenza non era consentito dalle normative che regolavano i trasporti, per cui per un certo periodo i passeggeri che arrivavano da ovest si dovevano fermare ad Angarakan, e quelli che arrivavano da Tynda non potevano procedere oltre Okusikan. Da queste due stazioni chi voleva proseguire il viaggio con la BAM era costretto a scendere dal treno e raggiungere l’altro versante della dorsale in autobus lungo una strada dissestata di montagna. La distanza tra i due punti era di circa 20 chilometri.Il progetto iniziale prevedeva un tunnel di 15 chilometri che attraversasse tutta la zona ad una profondità senza pari in tutta l’URSS.

Nel 1989 si giunse a una soluzione: un lungo percorso di 61 km ch
e affrontava la dorsale lateralmente, passando attraverso due nuovi tunnel e un altissimo pontesospeso tanto suggestivo da meritarsi il nome Čertov Most (il Ponte del Diavolo) il cui dislivello non superava il 18 per mille. Ciò rendeva la BAM interamente percorribile da un capo all’altro anche ai treni passeggeri. Il 5 dicembre 2003 la BAM venne completata nella ristrutturazione, con il Tunnel di Severomuisk lungo più di 15 chilometri. La realizzazione di questa opera è costata una cifra molto importante (3 miliardi di rubli) e ben 27 anni di lavoro. Uno dei prossimi progetti è quello di unire la ferrovia all’isola di Sachalin, e quindi al Giappone. In questo modo si aprirebbe una unica arteria di traffico merci di una lunghezza senza paragoni. Un altro obiettivo è quello di aggiungere un secondo binario ai tratti in cui esso ancora manca.

La capacità di trasporto annuale della BAM è stimata in 180 milioni di tonnellate nella parte occidentale a doppio binario e di appena 9 milioni di tonnellate nella parte orientale.

Il volume delle merci trasportate però è molto inferiore: appena 8 milioni di tonnellate per il tratto a doppio binario e 5,5 per quello orientale. Di contro la sola “piccola BAM” (ovvero il tratto tra Bamovskaja sulla Transiberiana e Tynda) realizza il trasporto di quasi 10 milioni di tonnellate annue.

La BAM non si è rivelata né un mezzo di sviluppo economico determinante, né un vettore di scambio fondamentale con l’oriente, né una costruzione vitale per l’apparato difensivo dell’URSS, nonostante questi siano sicuramente dei motivi più o meno rilevanti per la creazione del progetto.

La BAM rappresentò soprattutto un simbolo, già nel suo significato di strada ferrata: energia, tecnologia, ferro e acciaio. La coesione e l‘entusiasmo del popolo sovietico nel costruirla dovevano rappresentare un estremo simbolo di forza e di superiorità, l’icona dell’eroismo, del patriottismo e del successo dell’URSS.

Durante la costruzione della linea si sviluppò un vero e proprio movimento letterario, formato da artisti-operai impegnati a scrivere versi per esprimere la volontà di dare il massimo delle loro forze per quell’unica nobilissima causa: vedere sfrecciare un treno dopo l’altro sui binari scintillanti da loro posati nel mezzo della tajga.

fonte: http://travel.nytimes.com/2012/08/12/travel/the-other-siberian-railroad.html?nl=travel&emc=edit_tl_20120811