dalle Valli No TAV, 18 ottobre 2010
Alla cortese attenzione della
Signora Erminia MAZZONI, MEP
Parlamento Europeo
Presidente della Commissione delle Petizioni del Parlamento Europeo
Bruxelles
Gentile Signora Erminia Mazzoni,
le scrivo a nome dei Petizionari No TAV per darLe atto che, grazie alla Sua sensibilità politica, il 29 settembre a Bruxelles, pur nel troppo ristretto tempo di parola permesso ai cittadini dai Regolamenti, abbiamo potuto nuovamente interloquire con il Parlamento Europeo.
Consideriamo questo incontro come il naturale proseguimento della nostra relazione con il Parlamento Europeo al quale oltre 150 cittadini italiani, francesi e spagnoli hanno consegnato il 18 maggio 2010 la Carta di Hendaye al termine della quale si chiede di… “Attribuire in ultima istanza alle popolazioni direttamente interessate il processo decisionale, fondamento della vera democrazia e dell’autonomia locale nei confronti di un modello di sviluppo imposto”.1
Gentile Signora Erminia Mazzoni, la Sua decisione di “non chiudere” le nostre Petizioni Le dà il tempo di assumere informazioni indipendenti sul campo e di verificare se il confronto nei territori avviene in modo democratico.
Desideriamo sollecitare la Commissione delle Petizioni ad effettuare una visita in Valle di Susa e Val Sangone per “toccare con mano” la situazione in loco. La visita potrà essere utile per la Commissione per verificare la “democraticità” del confronto nei territori.
I suoi dubbi sulla “democraticità” del confronto sono ormai certezze: il Governo Italiano ha convocato a Roma per i prossimi giorni una riunione alla quale ha invitato tutti i Sindaci dei Comuni nei quali la nuova linea non passerà e solo uno in rappresentanza dei 24 Sindaci “No TAV” i cui Comuni sono attraversati dal progetto.
Le segnaliamo che nei prossimi giorni riceverà le 24 Delibere di opposizione alla nuova ferrovia approvate dai Consigli di questi Comuni.
Le rammentiamo inoltre che il finanziamento di € 0,67 miliardi concesso nel dicembre 2008 dalla Commissione Europea all’Italia era stato deliberato sulla base del falso “Accordo di Prà Catinat”2 del 28 giugno 2008 tra l’Osservatorio e i Comuni: falso perché in realtà si trattava in realtà di un documento firmato solo dal suo redattore e allo stesso tempo Presidente dell’Osservatorio.
La stampa italiana, pur dando pochissimo spazio alla nostra vicenda, non può celare all’opinione pubblica la situazione di mobilitazione permanente nelle Valli Susa e Val Sangone e il successo dell’ultima manifestazione del 9 ottobre da Vaie a Sant’Ambrogio aperta dai Sindaci con la fascia tricolore e seguita da 50.000 cittadini e cittadine.
Desideriamo ora commentare brevemente la Decisione del 29.9.2010 “Sospendere l’esame in attesa di informazioni complementari da parte della Commissione, in particolare sul funzionamento dell’osservatorio tecnico e il coinvolgimento degli enti locali interessati” che riteniamo sia coerente con l’auspicio contenuto nel nostro messaggio alla Commissione delle Petizioni che abbiamo letto quel giorno. La posizione della Commissione Europea relativamente al Progetto prioritario n. 6 Lione-Torino, illustrata dalla signora Katrien Prins, ci è parsa non solo insufficiente – come da Lei pubblicamente affermato – ma anche contraddittoria con la visione del Vice Presidente Siim Kallas.
Egli, con riferimento al futuro dei progetti TEN-T, ha fatto nel corso del 2010 innovative affermazioni che prospettano la possibilità di un’inversione di tendenza nella infrastrutturazione dei trasporti nell’Unione Europea.
In particolare, Siim Kallas ha affermato il giorno 8 giugno 2010 a Saragozza, in occasione delle giornate TEN-T, :
Dove dovremmo fare investimenti fondamentali per facilitare un migliore funzionamento delle reti esistenti? E’ chiaro che un grande balzo in infrastrutture non è possibile. Costruire nuove ferrovie, strade, aeroporti e porti è un lavoro enorme e richiede molto tempo e enormi risorse. Tutti i sistemi di trasporto intelligenti possono portare vantaggi più grandi e più velocemente.
Questa riflessione ci pare indicativa della sua forte preoccupazione che l’Unione Europea non sia in grado di trovare soluzioni innovative al sistema dei trasporti europei vista anche la scarsità di fondi – inizialmente previsti in oltre 900 miliardi di euro – da destinare alle infrastrutture di trasporto da parte dei Paesi membri dell’UE.
Il 26 luglio 2010, rispondendo alla Interrogazione scritta n. E-4145/20103 Siim Kallas ha affermato3:
È inoltre importante prendere in considerazione anche le emissioni derivanti dalla costruzione delle infrastrutture. La pianificazione di linee ad alta velocità, come molte delle nuove grandi infrastrutture, esige, a livello sistematico, la corretta esecuzioni di una valutazione d’impatto strategica e, a livello progettuale, una valutazione dell’impatto ambientale.
Va ricordato però che questa non tratta in maniera specifica dell’impatto dei gas a effetto serra. Queste procedure includono anche il pubblico, in particolare la popolazione interessata dal progetto.
Desideriamo portare alla Sua attenzione che numerosi studi internazionali4 di elevatissimo profilo scientifico affermano infatti che:
… le prestazioni dei treni sono interessate da un’attenzione sbagliata sulla velocità invece che sull’affidabilità e sulla capacità di carico massimo: i treni ad alta velocità non saranno l’alternativa alle automobili in termini di risparmio energetico perché la loro potenza ed il loro fabbisogno energetico saranno sempre troppo elevati rispetto al tipo di servizio che sono in grado di fornire. Non dovrebbe mai essere data enfasi ai successi tecnici disaccoppiati dalla efficienza del servizio.”
Riteniamo che la profonda crisi finanziaria ed economica in atto in Europa richiede una nuova politica comune dei trasporti che si basi su investimenti valutati con criteri di costo beneficio integrati dall’analisi LCA.
La ringraziamo per la sua attenzione e rimaniamo a sua disposizione.5
Cordiali saluti.
A nome dei Petizionari No TAV
Paolo Prieri
Movimento No TAV – Una Garanzia per il Futuro6
1 http://www.notav-valsangone.eu/documenti/CARTA%20DI%20HENDAYE%2023_1_2010%20multilingual_5.pdf
2 Documento di Pra Catinat http://www.comune.rivalta.to.it/UserFiles/File/tav/altri_doc/Documento_di_Pracatinat.pdf
3 15 giugno 2010 – E-4145/2010 Catherine Grèze (Verts/ALE), Sonia Alfano ALDE), Joe Higgins (GUE/NGL), Luigi de Magistris (ALDE), Gianni Vattimo (ALDE), Eva Lichtenberger (Verts/ALE)
4 Cfr: questi studi:
5 Maggiori informazioni sui siti: www.notav.info – www.notav.eu – www.notav-valsangone.eu – www.notavtorino.org – www.ambientevalsusa.it
6 32.000 firme No TAV sono state consegnate nel 2007 al Parlamento Europeo.