APPELLO per SOSTENERE Philippe Delhomme, vedi al fondo


Siamo il Vivente che si Difende

Siamo la Natura che si Ribella

Noi, italiani e francesi, morianesi e valsusini, torinesi, siamo vivi e vegeti di fronte a questo gigantesco e devastante progetto di Nuova Linea Ferroviaria ad Alta Velocità.

In Francia si stanno formando gruppi di oppositori per lottare: sono i Collettivi Contro la Lyon-Turin, da Lione e Modane, e sostengono i No Tav da Torino a Susa.

Noi indichiamo la via : piuttosto che creare una nuova linea, utilizziamo quella esistente, che è sufficiente per le nostre merci e i  nostri passeggeri e limita la nostra impronta di carbonio.

Delle associazioni, dei partiti politici e dei sindacati ci sostengono, ma dobbiamo convincere una parte più ampia della popolazione.

Noi, il vivente: foreste e prati, animali ed esseri umani, alberi e fiori, funghi e batteri, siamo in alleanza e interagiamo tra di noi per rendere abitabili le nostre valli e i nostri villaggi, con l’acqua, l’aria e la terra.

Invece, la tecnologia e l’ingegneria del progetto Lione-Torino non possono risolvere nulla, perché eludono e frammentano i paesaggi e i territori come se gli esseri umani fossero gli unici abitanti di questo pianeta con un potere superiore su tutto.

Noi, abitanti, contadini, attivisti, viventi, non vogliamo essere schiacciati sotto il rullo compressore del cosiddetto progresso del progetto TELT (Lyon Turin Euralpine Tunnel) con l’estrazione e lo scarico di rifiuti, la perforazione del cuore delle montagne, la distruzione della biodiversità, la deforestazione, l’inquinamento dell’aria, il prosciugamento dell’acqua … come uno stupro permanente della Madre Terra.

Noi, i vivi, stiamo scrivendo e condividendo un’altra storia di alternative che garantiscano la costruzione dell’armonia piuttosto che questa insopportabile agonia. La distruzione della biodiversità, l’inquinamento del suolo e delle acque, lo spreco di energia e di denaro pubblico non possono essere l’orizzonte.

Dall’agosto 2022, la lotta contro il progetto della seconda linea ferroviaria Lione-Torino si è intensificata in Francia come in Italia con i No Tav.

Per questo motivo gli attivisti e gli oppositori vengono perseguitati e puniti con multe, richiami alla legge, fermi di polizia e convocazioni in tribunale. L’ecologia sta diventando un crimine.

Affermiamo invece che coloro che difendono il bene comune, la comunità e gli organismi viventi formano un’associazione di benefattori.

Philippe Delhomme, vice presidente di VAM – Vivere e Agire nella Maurienne, dovrà comparire davanti al Tribunale penale di Albertville il 10 febbraio e il 18 aprile 2025 e chiede il vostro sostegno.

Attraverso di lui vogliono attaccare la lotta e le associazioni contro la Torino-Lione.

 Per dare il sostegno

inviate un’e-mail al seguente indirizzo: vam@vamaurienne.ovh

indicando Nome e Cognome e città di residenza.

I dettagli qui: https://vamaurienne.ovh/soutien-aux-2-militants-en-lutte-contre-le-lyon-turin-et-convoques-devant-la-justice/

 Grazie per lui, per noi, per voi.

Nous sommes le Vivant qui se Défend

Nous sommes la Nature qui se Rebelle

Nous Italiens et Français, Mauriennais et Valsusains, Turinois et Lyonnais, sommes bien vivants face à ce projet gigantesque et dévastateur de Nouvelle Ligne Ferroviaire à grande vitesse.

En France, des groupes d’opposants se forment pour lutter : ce sont les Collectifs Contre le Lyon Turin, entre Lyon et Modane et appuient les No Tav de Turin à Suse.

Nous sommes surtout des proposants : plutôt que créer une nouvelle ligne, utilisons la ligne existante, elle suffit pour nos échanges de marchandises et voyageurs, et limite notre bilan carbone.

Des associations, des partis politiques et des syndicats nous soutiennent, mais il faut convaincre une partie plus importante de la population.

Nous le vivant : forêts et prairies, animaux et humains, arbres et fleurs, champignons et bactéries, sommes en alliance et en interaction mutuelle pour permettre une habitabilité de nos vallées, de nos villages, avec l’eau, l’air et la terre.

À l’inverse, la technologie et l’ingénierie du Lyon Turin ne peuvent rien résoudre car elles éludent et morcellent les paysages et les territoires comme si les humains étaient les seuls habitants de cette planète avec un pouvoir supérieur sur tout.

Nous, habitants, paysans, militants, vivants, ne voulons pas être écrasés sous le rouleau compresseur du soi-disant progrès du projet de TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin) avec extraction et dépôt de déchets, perforation du cœur des montagnes, destruction de biodiversité, déforestation, pollution de l’air, tarissement de l’eau… comme un viol permanent de la Terre mère.

Nous le vivant, écrivons et partageons un autre récit d’alternatives qui assurent la construction d’une harmonie plutôt que cette agonie insoutenable. La destruction de la biodiversité, la pollution des sols et de l’eau, la gabegie d’énergie et d’argent public ne peuvent être un horizon.