E il Consiglio dei Ministri di venerdì 29 agosto cancella la Torino – Lione

Il Consiglio dei Ministri riunitosi venerdì 29 agosto alle ore 16.30 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi ha approvato il Decreto Sblocca Italia [1].

Nel Decreto Sblocca Italia è stata cancellata la nuova linea ferroviaria Torino-Lione. La linea è scomparsa anche dal sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti [2].

Questa sbalorditiva decisione sembra fare riferimento al pensiero di Matteo Renzi qui riportato ed estratto dal suo libro “Oltre la rottamazione” edito da  Mondadori.

   Altro luogo comune: per creare posti di lavoro è necessario inventasi l’ennesima grande opera. Le grandi opere sono state utili, per carità, talvolta anche solo per il loro valore simbolico. L’Autostrada del Sole è il simbolo della ripartenza dell’Italia. L’Alta velocità Torino-Salerno, in attesa di raggiungere Bari, è una metropolitana nazionale che sta cambiando le abitudini del Paese. Ma le grandi opere non sono né un bene né un male in sé. Dipende da dove sono, quanto costano, quanto servono. Lo so che esprimere un concetto del genere è banale. Ma forse dobbiamo ritornare alla logica ferrea delle cose semplici. Non esiste il partito delle grandi opere. Non credo a quei movimenti di protesta che considerano dannose iniziative come la Torino-Lione. Per me è quasi peggio: non sono dannose, sono inutili. Sono soldi impiegati male. Questo, naturalmente, non giustifica l’atteggiamento allucinante e folle di chi aggredisce le forze dell’ordine: dove c’è un carabiniere aggredito, un poliziotto aggredito, un finanziere aggredito, io dico che, pasolinianamente, sto dalla loro parte. Ma un giudizio netto e fermo su ogni forma di violenza non cancella il giudizio politico sulla TAV, che non è dannosa. Rischia semplicemente di essere un investimento fuori scala e fuori tempo.

   Prima lo Stato uscirà dalla logica ciclopica delle grandi infrastrutture e si concentrerà sulla manutenzione delle scuole e delle strade, più facile sarà per noi riavvicinare i cittadini alle istituzioni. E anche, en passant, creare posti di lavoro più stabili. (Matteo Renzi – Oltre la rottamazione, pag. 106)

SE MATTEO RENZI DECIDERA’ NEI PROSSIMI GIORNI DI VISITARE IL CANTIERE DELLA GALLERIA GEOGNOSTICA DE LA MADDALENA, NON DIMENTICHI AL RITORNO DI PASSARE DA SUSA A PRENDERE UN GELATO !

FORSE GLI VERRA’ VOGLIA DI CONFRONTARSI CON I CITTADINI CHE DA 25 ANNI SI OPPONGONO ALLA TORINO-LIONE E AI QUALI CERTO PENSAVA SCRIVENDO LE RIGHE DI CUI SOPRA.