Torino-Lione: senza una decisione all’inizio del 2019, “i lavori saranno fermati” allerta Elisabeth Borne
COMMENTO ALL’ARTICOLO: Questa è una comunicazione vaga della Ministra dei Trasporti Elisabeth Borne che annuncia il blocco dei lavori senza una decisione all’inizio del 2019.
La Francia non vuole fare la Torino-Lione, il Budget 2019 non ha stanziato i fondi. Occorre dare una mano alla Francia denunciando con forza gli Accordi e in particolare l’asimmetria della ripartizione di costi che trasferisce alla Francia oltre 2 miliardi di € di fondi pubblici italiani rispetto ad una divisione “condominiale” dei costi. Ma nessuno ha il coraggio politico di dirlo. I COSTI NASCOSTI DEL PROGETTO TORINO-LIONE
La presentazione della Legge sull’Orientamento della Mobilità (LOM) è stata l’occasione per il Ministro dei Trasporti di affrontare la questione spinosa del tunnel Euralpin Lione-Torino. Mentre da parte italiana i risultati di una nuova valutazione socio-economica sono attesi, la LOM, sostiene il progetto e la sua importanza strategica per la Francia.
“I lavori avviati proseguono. Ma se non ci sarà una decisione all’inizio del 2019, i lavori saranno fermati. Una decisione deve arrivare rapidamente.
Interrogata sulla Lione-Torino durante la presentazione della legge di orientamento delle mobilità (LOM), il 26 novembre la ministra dei Trasporti Elisabeth Borne non ha espresso osservazioni estremamente rassicuranti per i promotori di questo grande progetto infrastrutturale.
Non è il lato francese che blocca. Mentre il tunnel di 57.5 km è oggetto di un trattato internazionale tra Francia, Unione Europea e Italia, la coalizione governativa transalpina (italiana) litiga violentemente sulla realizzazione del progetto stimato a 8,6 miliardi di euro.
Troppo costoso e inutile secondo il MS5 di Luigi di Maio, mentre la Lega di Matteo Salvini lo sostiene.
Le conclusioni sono previste all’inizio del 2019.
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La LOM – Legge Orientamento Mobilità è stata presentata il 26 novembre 2018 dal Governo Francese (Elisabeth Borne) https://reporterre.net/Pour-sa-loi-mobilite-le-gouvernement-s-arrete-a-mi-chemin
Lyon-Turin : sans décision début 2019, «les travaux seront arrêtés» alerte Elisabeth Borne
Jessica Ibelaïdene | le 27/11/2018 | International, Infrastructures, TELT, Elisabeth Borne, Loi d’orientation des mobilités
La présentation de la loi d’orientation des mobilités (LOM), a été l’occasion pour la ministre des Transports d’aborder l’épineuse question du tunnel euralpin Lyon-Turin. Alors que côté italien, les résultats d’une nouvelle évaluation socio-économique sont attendus, la LOM, elle, conforte le projet et son importance stratégique pour la France.
« Les travaux qui ont été lancés continuent. Mais si nous n’avons pas de décision début 2019, ils seront arrêtés. Une décision doit arriver rapidement. » Interrogée sur le Lyon-Turin lors de la présentation de la loi d’orientation des mobilités (LOM), le 26 novembre, la ministre des Transports Elisabeth Borne n’a pas tenu des propos extrêmement rassurants pour les promoteurs de ce grand projet d’infrastructure.
Ce n’est pas côté français que les choses bloquent. Alors que le tunnel de 57,5 km fait l’objet d’un traité international entre la France, l’Union européenne et l’Italie, la coalition gouvernementale transalpine s’écharpe sur la réalisation du chantier estimé à 8,6 Mds€. Trop cher et inutile selon le Mouvement 5 étoiles (M5S) de Luigi di Maio, alors que la Ligue de Matteo Salvini le soutient.
Conclusions attendues début 2019.