Il pubblico non sa
Ci sono molte informazioni intorno al progetto Torino-Lione (il c.d. tunnel di base del Moncenisio), che il pubblico ha il diritto di conoscere ma che sono poco o per nulla diffuse, e che meriterebbero inchieste indipendenti.
Tra queste:
- i costi del progetto già sopportati nel passato e la Questione del Dossier di Certificazione dei costi nascosto
e
- la improbabile data di inaugurazione del tunnel del Moncenisio nel 2033.
Perché TELT nasconde le realtà del suo operato
TELT, Promotore pubblico costituito in forma di società per azioni semplificata di diritto privato francese, è divenuta anno dopo anno un’impresa dominante in val Susa e in val Maurienne, colonizzando questi territori nell’attuazione delle decisioni politiche che hanno imposto di realizzare il tunnel Torino-Lione, incardinate nei Trattati tra Italia e Francia del 2001 e 2012. Accord de Turin 29.1.2001, fr – https://www.presidioeuropa.net/blog/wp-content/uploads/2012/12/Accordo-Roma-30.1.2012-it1.pdf -
Telt da agente per conto degli Stati Italia e Francia ha tuttavia assunto ironicamente il ruolo di feudatario e impone l’opera nei territori operando spesso oltre i compiti assegnati dai prìncipi e princìpi proponenti, cfr. a questo proposito l’enorme ruolo che ha assunto la sua comunicazione.
Ironicamente, si potrebbe dire che la sigla TELT è divenuto l’acronimo di Tacete E Lasciateci Trafficare.
Da oltre 36 anni il progetto è fortemente contestato in modo nonviolento dalle popolazioni, che l’hanno definito un Crimine Ambientale. Tuttavia l’approfondimento mediatico sulla sua innecessarietà è posto in secondo piano a favore delle cronache dei c.d. scontri con le forze dell’ordine (vere e proprie aggressioni alle popolazioni) che hanno di fatto militarizzato – su suggerimento di TELT – tutti i cantieri in Italia e ora anche in Francia.
È del 18 aprile 2025 l’assoluzione di Philippe Delhomme, un cittadino francese e oppositore del progetto che rischiava 8 anni di carcere in un procedimento giudiziario tenutosi presso il Tribunale di Albertville, Savoia nel quale TELT si era costituita parte civile, cfr. qui il Comunicato Stampa in francese e italiano che offre tutti i dettagli https://vamaurienne.ovh/deuxieme-relaxe-prononcee-a-lencontre-de-philippe-delhomme/
In Italia il progetto fa parte delle opere strategiche volute suo tempo da Berlusconi e un Commissario governativo straordinario si sostituisce e sottrae ogni potere amministrativo e procedurale nei territori, escludendo Sindaci, Consigli Comunali e Regione Piemonte.
Tra l’altro osserviamo che TELT pare inadeguata, al di là delle sue alate dichiarazioni, ad impedire alle mafie di agire e infiltrarsi in quegli stessi territori e cantieri, cfr. queste notizie di stampa:
https://www.facebook.com/photo/?fbid=996267239183102&set=a.399553942187771
TELT, pur non avendo alcun obiettivo di vendere altri prodotti/servizi oltre ad eseguire ciò che i suoi azionisti, gli Stati Italia e Francia, chiedono di fare, cioè il tunnel di base:
- ha investito molto nella “comunicazione di impresa” (cfr. qui i dati nei Bilanci TELT https://www.presidioeuropa.net/blog/bilanci-telt/), solo tra il 2021 e il 2023 circa € 5,6 milioni) e ha costituito una costosa squadra di comunicatori che, mediante Comunicati stampa conferenze e pubblicità a pagamento esalta i risultati di TELT e sottovaluta o addirittura nasconde i problemi economici o geologici sui cantieri, e fabbrica un’abile ma tossica comunicazione,
- ha creato un sito https://www.telt.eu/it/ che a prima vista pare fornire informazioni complete circa i lavori svolti e quelli futuri, ma che fa ampio uso di greenwashing.
Chi visita tale sito – i decisori politici o i media – ne ricava l’impressione che basti leggere ciò che l’editore TELT scrive per conoscere il c.d. “stato dell’arte” del progetto.
Per poter costruire la “sua” realtà, TELT non ha mai accettato alcun contraddittorio sincrono e pubblico perché teme un vero confronto soprattutto con chi conosce il progetto nei dettagli e che potrebbe facilmente contestare le sue affermazioni.
Anche i Bilanci di TELT non sono pubblicati nel suo sito, mentre sono presenti qui: https://www.presidioeuropa.net/blog/bilanci-telt/
Cfr. anche questo Post: La comunicazione di Telt, tra Autorappresentazione e Greenwashing
Il Costo della Torino Lione è aumentato del 29% a € 11,1 miliardi (base € 2012), ma il Dossier di Certificazione dei costi non è stato reso pubblico
Nel Comunicato TELT del 26 luglio 2024 è stata data notizia dell’aumento dei costi del 29% da 8,6 a 11,1 miliardi di € (base euro 2012), importo illustrato in un Dossier di Certificazione redatto dalla società di consulenza Grant Thornton Financial Advisory Services che tuttavia TELT non ha messo a disposizione del pubblico.
Nel 2015 TELT aveva fornito al pubblico il Primo Dossier di Certificazione 9 ottobre 2015 (Costo € 8,6 miliardi base euro 2012) ma questa volta lo ha negato. La dinamica della negazione di TELT aumenta con il passare del tempo e sottrae ai cittadini la loro legittima curiosità (il diritto a sapere…).
Inoltre TELT non ha nemmeno comunicato il costo attualizzato di € 14,7 miliardi (valuta corrente) che è stato reso noto dal vice ministro dei trasporti Rixi solo il 13 marzo 2025. https://ntplusentilocaliedilizia.ilsole24ore.com/art/AGCfNdVD?refresh_ce=1
Per leggere tale Dossier di Certificazione PresidioEuropa ha fatto ricorso all’Accesso Civico Generalizzato a TELT, al MIT, al Coordinatore europeo del progetto Torino-Lione, a CINEA – Agenzia europea che finanzia il progetto e al proprietario al 50% di TELT – le Ferrovie dello Stato italiano. Tutti hanno negato, con varie motivazioni, l’accesso.
In Francia il Deputato della Savoia Jean-François Coulomme, ha chiesto copia del Dossier al Ministero dei trasporti francese, il proprietario dell’altro 50% di TELT, senza successo.
Qui la documentazione relativa alle negazioni di MIT, Coordinatore europeo, CINEA e FS. https://www.presidioeuropa.net/blog/wp-content/uploads/2025/04/Negazioni-Accesso-Dossier-Certificazione-Costi-2024.pdf
L’Accesso Civico Generalizzato al Dossier di Certificazione è stato negato da TELT con queste due Comunicazioni: Prima Negazione e Negazione al Ricorso.
Le spiegazioni di TELT sono pretestuose in quanto non forniscono alcuna motivazione su quale sarebbe il “pregiudizio concreto” che subirebbe TELT ove comunicasse tali informazioni ed elusive perché non indicano né l’oggetto né le modalità dell’attualizzazione dei costi che sono dati che devono essere conosciuto da tutti, impattando sull’utilizzo delle risorse della collettività.
TELT offre insufficienti spiegazioni a difesa dell’aumento dei costi, e nasconde i dati di dettaglio che permetterebbero ai cittadini elettori ed eletti di verificare come vengono spesi quasi 15 miliardi di € di fondi pubblici e quali sarebbero i motivi che hanno portato al quasi raddoppio dei costi (da € 8,6 a 14,7 miliardi), ben oltre il tasso di inflazione ufficiale del periodo.
Il Costo del Tunnel e l’asimmetria della ripartizione tra Italia e Francia
Il costo del tunnel di 57,5 km è di € 14,7 miliardi, pari a € 255,7 milioni al km (che equivale al costo di un ospedale di medie dimensioni).
Per effetto della ripartizione asimmetrica dei costi definita all’Art. 18 dell’Accordo di Roma del 2012 https://www.presidioeuropa.net/blog/wp-content/uploads/2012/12/Accordo-Roma-30.1.2012-it1.pdf l’Italia, al netto dei contributi UE, sosterrà un costo/Km di € 329,2 milioni e la Francia di 75,7€ milioni, 4 volte di meno.
L’Italia dovrebbe pagare il 57,9 % dei costi per 12,5 km di tunnel, la Francia il 42,1% per 45 km.
La data mobile di fine lavori … dal 2033
Tra le notizie inverosimili fornite nel tempo da TELT l’esempio più lampante è la data di fine lavori che da sempre questa società sposta in avanti con disinvoltura, senza dare spiegazioni.
A questo proposito citiamo una foto ufficiale di TELT presa nei suoi uffici di Torino il 5 aprile 2017 nella quale si legge su un contatore che mancano 4653 giorni all’inaugurazione del tunnel il 31 dicembre 2029.
Ma a luglio 2024 TELT affermò con un Comunicato che il servizio ferroviario nel tunnel avrebbe avuto inizio entro il 31 dicembre 2033, cfr. tale data di inaugurazione in questo Comunicato Stampa che tuttavia non la cita nel titolo: https://www.telt.eu/wp-content/uploads/2024/07/TELT_nota-stampa_allineamento-costi_ITA_26_07_2024_def.pdf
La nostra valutazione sulla data di inaugurazione del tunnel … al 2081
Da parte nostra abbiamo valutato la possibile data di inaugurazione del tunnel considerando il nuovo costo di 14,7 miliardi di €, il ritmo settennale dei finanziamenti UE e la loro erogazione annua media stimata in circa € 100 milioni.
Il risultato dell’incrocio di questi tre dati pone l’inaugurazione del tunnel non prima della fine del 2081 e non del 2032 come affermato pubblicamente con spavalderia dal Ministro Salvini e confermato senza deflettere per il 2033 in questa nostra intervista all’ing. Manuela Rocca, Direttrice generale aggiunta di TELT. E tralasciamo per il momento ulteriori aumenti dei costi e quindi della consegna del tunnel.
Allo stato dei finanziamenti erogati fino ad ora dall’UE per lavori da eseguire entro il 31 dicembre 2027 (il cui totale è stimato in € 4,23 Mld), per garantire la data di inaugurazione alla fine del 2033, dovranno essere finanziati lavori per circa € 10,46 miliardi da eseguire dal 1° gennaio 2028:
- la UE dovrebbe garantire il 50% di questo importo (pari a € 5,23 Mld) attraverso l’erogazione di € 872 milioni all’anno a partire dal 1° gennaio 2028, data che segue la scadenza nel 2027 del corrente periodo di finanziamento UE settennale; noi stimiamo che tali erogazioni siano impossibili, fino ad ora un simile importo annuale veniva erogato dalla UE ogni sette anni.
- la Francia e l’Italia dovrebbero erogare a TELT l’altro 50%, ossia € 872 milioni all’anno tra il 1° gennaio 2028 e il 31 dicembre 2033: anche qui riteniamo che vi sia un’impossibilità palese di finanziamento, tali importi risultano del tutto sproporzionati alle disponibilità di Italia e Francia.
Ecco perché, se i promotori continuano ad ostinarsi a voler realizzare il progetto, occorrerà prolungare la scadenza dei lavori e i finanziamenti sino all’anno 2081.